(Teleborsa) - I
lavoratori che percepiscono un reddito minore a quello
che gli spetterebbe beneficiando del "Reddito di Cittadinanza" sarebbero
incentivati a cessare le proprie prestazioni lavorative. Questa una delle
osservazioni mosse da
Giuseppe Pisauro,
Presidente dell’
Ufficio parlamentare di Bilancio,
intervenuto oggi, 5 febbraio, difronte alla
Commissione Lavoro del Senato nell’ambito del ciclo di audizioni sulla conversione in legge del così detto decretone, che tra le sue misure comprende proprio il nuovo modello di welfare gialloverde. "Un’
Ipotesi estrema", ha precisato Pisauro, che
incrementerebbe i costi a regime di 2 miliardi di euro, e che sarebbe arginata solo attraverso l’attivazione di "meccanismi di controllo e delle sanzioni" efficaci.
Le osservazioni di Pisauro, poi, hanno interessato la
platea di beneficiari,
avvolta, secondo lo stesso, da una
coltre di incertezza. Il Presidente, che ha sottolineato di aver utilizzato gli stessi riferimenti considerati nella stesura della relazione tecnica di supporto al provvedimento, cioè la banca dati ISEE 2017, ha evidenziato come molti cittadini "Potrebbero non aver presentato l'ISEE in passato perché il gioco non valeva la candela" e ora "magari si". Un’altra ipotesi di incremento dei costi, dunque, rafforzata dalla natura innovativa del "
Reddito di Cittadinanza"
rispetto al precedente "
Reddito di Inclusione", che secondo l’indagine svolta dall’UPB
produrrebbe "Un
maggiore take up", cioè il rapporto tra chi ha diritto di accedere alla misura, e, chi invece vi accede.
Inoltre, sulla stessa linea, il Presidente avrebbe sottolineato come uno degli
aspetti critici principali sia insito nella
scala di equivalenza scelta nel contrasto alla povertà, che così com’è
svantaggerebbe"
I nuclei più numerosi". L’accesso delle famiglie, inoltre, risulterebbero estremamente eterogeneo su base territoriale: : il
56% dei nuclei beneficiari, infatti, sarebbe
residente al Sud e nelle isole, mentre circa il
28% sarebbe
residente al Nord. Questo perché, ha sottolineato Pisauro, la relazione tra reddito di cittadinanza e povertà varia considerevolmente tra le aree geografiche.
Per l’erogazione del "Reddito di Cittadinanza" e della "Pensone di Cittadinanza", inoltre, l’Ufficio presieduto da Giuseppe Pisauro avrebbe stimato un costo pari a 5,8 miliardi di euro nel 2019, data le tempistiche che permetteranno di erogare solo 9 mensilità a partire da aprile. A regime, invece, il costo della misura sarà di 7,8 miliardi di euro, in accordo con i dati riportati nella relazione tecnica.