(Teleborsa) -
Turismo e cibo, binomio d'oro. Oltre
1/3 della spesa d
i italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche in mercati, feste e sagre di Paese. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti divulgata in occasione della Borsa Internazionale del Turismo (Bit) di Milano.
L’alimentazione è diventata la principale voce del budget turistico con un
impatto economico che raggiunge nel 2018 per la prima volta i 30 miliardi di euro su base annua, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle vacanze per i primati enogastronomici. Negli ultimi dieci anni si è verificata una vera esplosione in
Italia della spesa turistica per la tavola che è balzata del
40% dal 2008 ad oggi nonostante gli anni di crisi che hanno colpito l’economia mondiale.
“L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che i tesori enogastronomici sono delle vere e proprie opere d’arte conservate gelosamente da generazioni di agricoltori che vanno difese dal rischio
dell’omologazione e falsificazione.