(Teleborsa) - Una misura tanto
ambita quanto
attesa. Lo dicono, come sempre, i numeri che ad oggi decretano il successo di adesione al provvedimento fortemente voluto dal
Movimento 5 Stelle nella persona del suo Leader
Luigi Di Maio che tanto si è battuto. Fatto sta che
il Reddito di Cittadinanza marcia alla
bersagliera, a
passo decisamente
veloce. Dallo scorso
6 marzo -primo giorno utile per presentare le domande e accedere alla misura – ad oggi, infatti, sono state presentate
192.310 richieste presso gli uffici postali e online, sul sito del governo. A cui si sommano le
420 mila inoltrate dai Caf che, nel complesso, fanno
612.310: ossia, il 47% circa della platea complessiva degli aventi diritto – quasi la metà – stimata dal governo in 1
milione e 300 mila famiglie.GUIDA LA LOMBARDIA – Guardando la cartina geografica, le prime cinque regioni per numero di richieste sono la
Lombardia con 26.492, la
Campania con 25.486, la
Sicilia con 21.071, il
Piemonte con 18.118 e il
Lazio con 17.971.
Intanto, il
decretone che regola Reddito e la pensione di cittadinanza – oltre a
Quota 100, sul fronte pensionistico- non è ancora legge. E’ tornato nelle commissioni della Camera per aggiustamenti tecnici e il voto finale con la questione di fiducia è previsto entro, domani giovedì 21 marzo. Servirà un’ultima lettura in Senato, prima della conversione in legge entro il
29 marzo.Occhi e orecchie dunque ben aperti per chi ha presentato il reddito sin qui in base ai criteri inseriti nel decretone poi modificati durante l’iter parlamentare, che dovrà integrare la documentazione
entro 6 mesi. Altrimenti
addio assegno .