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Fondazione FS, Cantamessa su "sicurezza" Treni storici

"Il merito è del partner Ansaldo che ha studiato una vera e propria modalità per calare centraline e cablaggi su locomotive nate con nessuna elettronica a bordo"

Cultura, Economia, Trasporti
Fondazione FS, Cantamessa su "sicurezza" Treni storici
(Teleborsa) - Lo sviluppo del Turismo ferroviario su Treni storici specie a trazione elettrica, e di conseguenza capaci di velocità più elevate, con la loro circolazione su linee aperte al traffico di tutti i giorni dei moderni convogli di tutte le categorie, sia passeggeri che merci, era stato finora per così dire condizionato dalle aumentate regole sulla sicurezza per l'autorizzazione all'esercizio disposte dalle autorità dei singoli Paesi e della stessa Unione europea. Regole via via sempre più severe con l'adozione di apparecchiature e strumenti elettronici sofisticati, oltretutto di quasi impossibile sistemazione a bordo per la concezione e le caratteristiche di costruzione all'avanguardia, ma cent'anni fa, o quasi. E quando fattibili, "operazioni" che avrebbero inevitabilmente potuto alterare anche l'originaria estetica dei mezzi stessi.

Ma la volontà e l'impegno della Fondazione Ferrovie dello Stato, con la collaborazione di ingegneri e tecnici Ansaldo che hanno individuato e messo in atto ingegnose soluzioni, questi problemi, per la prima volta in Europa, sono stati superati. Con il risultato che le storiche locomotive, locomotori, carrozze e mezzi leggeri (automotrici, elettromotrici ed elettrotreni) che hanno costituito l'orgoglio dell'industria ferroviaria italiana e dell'intero Paese, potranno ancora recitare per anni il ruolo da protagonisti sull'intera Rete Ferroviaria Italiana a beneficio di spettatori, appassionati e turisti di tutto il mondo.

Luigi Francesco Cantamessa Armati, Direttore generale dal 2013 della Fondazione FS, ha spiegato così a Teleborsa gli aspetti di quest'altra importante iniziativa che, anche questa, porta la sua firma...

"La Fondazione delle Ferrovie dello Stato è la prima in Europa ad installare su tutto il parco rotabili storici a trazione elettrica il moderno sistema SCMT (Sistema Controllo Marcia Treno) - ci dice l'ingegnere - in quanto l' SCMT è uno dei più avanzati supporti alla condotta che consentirà ai nostri viaggi ferroviari, oramai in voga presso ogni tipo di clientela, di essere sempre più performanti e veloci. La grande limitazione delle locomotive antiche era dettata dal fatto che non potevano viaggiare sulle linee ordinarie perché mancavano di questo sistema computerizzato, atto a rendere sicuro il transito dei convogli d'epoca tra i convogli Regionali, le Frecce e treni merci".


"Oggi tutto questo è passato. E con le prime due unità la 626 e la 636 in lavorazione presso lo stabilimento di La Spezia Migliarina riusciremo a lanciare queste masse di ferro chiodato del 1930 in piena sicurezza su tutta la rete ferroviaria elettrificata ad eccezione dell'Alta Velocità. Quindi il vincolo normativo che vedeva non a norma questa particolare famiglia di mezzi da quest'anno sarà completamente rimosso".

"Inimmaginabile è la difficoltà tecnica di montare apparecchiature elettroniche su questi bisonti di ferro chiodato che funzionano a tremila Volt: il partner è Ansaldo, il quale ha studiato una vera e propria modalità tailor made per calare centraline e sistemi di cablaggio su locomotive che sono nate con nessuna elettronica a bordo. Un investimento per la Fondazione delle Ferrovie dello Stato di più di 5 milioni di euro che garantirà di prolungare la vita utile di questi mastodonti di ferro che dalla Freccia del Sud al Palatino, ai blasonati treni espressi Torino-Milano-Sicilia, hanno trainato milioni di italiani e milioni di tonnellate di merci. Oggi hanno un futuro sicuro anche per la certificazione di sicurezza che la Fondazione FS può vantare sul suo parco trazioni. Credo che sia sintomatico della solidità del Gruppo Ferrovie dello Stato il grande investimento in termini di sicurezza, ma soprattutto di performance del proprio parco rotabili. Con orgoglio possiamo dire che la più moderna tecnologia sperimentata sui treni regionali e dell'alta velocità oggi veste anche i viaggi dei treni storici, per la gioia di turisti stranieri e italiani.
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