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Commissione inchiesta banche, Mattarella: "Legge firmata ma evitate abusi"

L'approvazione del Presidente è stata accompagnata da una lettera di raccomandazioni indirizzata alle Camere in cui vengono definiti limiti netti di esercizio dell'Istituto

Economia
Commissione inchiesta banche, Mattarella: "Legge firmata ma evitate abusi"
(Teleborsa) - Nonostante le perplessità il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge che istituisce la Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario. La notizia arriva all'indomani del confronto di ieri al Quirinale con i presidenti del Senato e della Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico e, successivamente, con il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

"Non è in alcun modo in discussione, ovviamente, il potere del Parlamento di istituire commissioni di inchiesta" ma "non può, tuttavia, passare inosservato che, rispetto a tutte le banche, e anche agli operatori finanziari, questa volta viene, tra l'altro, previsto che la Commissione possa analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento. Queste indicazioni, così ampie e generali, non devono poter sfociare in un controllo dell'attività creditizia", ha affermato Mattarella. Una decisione "con riserva" quella del Presidente che ha accompagnato la firma con una lettera indirizzata alle Camere. Per il Presidente "l'eventualità che soggetti partecipi dell'alta funzione parlamentare ma pur sempre portatori di interessi politici, possano, anche involontariamente, condizionare, direttamente o indirettamente, le banche nell'esercizio del credito, nell'erogazione di finanziamenti o di mutui e le società per quanto riguarda le scelte di investimento si colloca decisamente al di fuori dei criteri che ispirano le norme della Costituzione".

Diverse le "raccomandazioni" espresse da Mattarella. Occorre, innanzitutto, "evitare il rischio che il ruolo della Commissione finisca con il sovrapporsi – quasi che si trattasse di un organismo ad esse sopra ordinato – all'esercizio dei compiti propri di Banca d'Italia, Consob, Ivass, Covip, Banca Centrale Europea" in quanto, come sancito da norme dell'ordinamento italiano e da disposizioni dell'Unione Europea, si tratta di Autorità indipendenti.

Il Presidente ha posto, più volte, l'accento sul "principio di non interferenza e quello di leale collaborazione" sottolineando che "vanno affermati anche nei rapporti tra inchiesta parlamentare e inchiesta giudiziaria". Per il Capo dello Stato l'inchiesta non deve, infatti, "influire sul normale corso della giustizia" aggiungendo che "è precluso all'organo parlamentare l'accertamento delle modalità di esercizio della funzione giurisdizionale e le relative responsabilità".

Chiudendo la lunga lettera Mattarella si è detto "certo che i presidenti del Senato e della Camera, nell'esercizio delle loro prerogative, seguiranno con attenzione lo svolgimento dei lavori della Commissione affinché sia assicurato il rispetto dei limiti derivanti dalla Costituzione e dall'ordinamento della Ue nonché il rispetto dei diversi ruoli e responsabilità".

"Poco fa il presidente della Repubblica ha promulgato la legge che istituisce la Commissione di inchiesta sulle banche. Ci metteremo al lavoro e lo faremo con senso dello Stato e responsabilità, verso il Paese e soprattutto verso i cittadini truffati" ha commentato su Twitter il vicepremier Luigi Di Maio.

Dopo la firma di Mattarella la Commissione attende ora, per partire, la nomina dei componenti da parte dei presidenti di Camera e Senato. Da giorni, tuttavia, il Governo risulta diviso sul nome di Gianluigi Paragone come possibile presidente.

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