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Banche, arriva vademecum per bancomat, pagamenti, risparmi in caso di Brexit

L'ABI ha pubblicato una serie di consigli per orientare famiglie e risparmiatori in caso di uscita "incontrollata" del Regno Unito dall'Unione Europea il 12 aprile

Economia
Banche, arriva vademecum per bancomat, pagamenti, risparmi in caso di Brexit
(Teleborsa) - Arriva il vademecum dell'ABI per la Brexit, per orientare i risparmiatori nei pagamenti (bancomat e bonifici) e negli investimenti, in caso di uscita incontrollata del Regno Unito dall’Unione Europea (No deal) il prossimo 12 aprile. Se il Parlamento UK non voterà un accordo, infatti, la Gran Bretagna diventerà formalmente un "Paese terzo" e decadrà automaticamente tutta la normativa europea.

Uno scenario che preoccupa l'Associazione Bancartia, che ha formulato una sorta di manuale per il cliente/risparmiatore, che fornisce informazioni utili per affrontare questo scenario e rispondere alle domande più frequenti.

Cosa cambia per pagamenti, bonifici ed addebiti?

Riguardo al bancomat, si potranno effettuare prelievi o pagamenti in Regno Unito se la carta è abilitata a un circuito internazionale, sostenendo proprio come oggi i costi di cambio valuta. E non saranno previste commissioni per i pagamenti con carta o prelievi presso terminale perché per questa parte la normativa europea resta valida. Per trasferire denaro si potrà continuare ad utilizzare il medesimo IBAN: se in euro tramite bonifico SEPA, se in sterline sostenendo i costi di cambio valuta proprio come avviene oggi.

Vacanze e eCommerce...

Se si ha intenzione di pianificare una vacanza nel Regno Unito, non sarà necessario premunirsi di sterline, perché i titolari di carte bancarie italiane potranno effettuare pagamenti presso qualsiasi esercente che accetta la carta e prelevare sterline inglesi dagli sportelli automatici del Regno Unito, anche dopo il recesso. Acquistando un prodotto online in Regno Unito, sarà possibile pagare sui siti web come fatto sinora, ma in assenza di un accordo commerciale potrebbe essere necessario pagare dazi all’importazione che oggi non erano previsti.

Risparmio e investimenti

Le banche inglesi presenti in Italia potranno continuare a offrire i loro servizi relativi all'attività bancaria, fatto salvo l'obbligo di informativa ai propri clienti e con un distinguo: quelle che hanno una succursale in Italia potranno chiedere l'autorizzazione a operare in Italia alla Banca d'Italia, quelle che non hanno una succursale potranno gestire solo i rapporti instaurati sino a quella data senza aprirne altri. Diverso il caso degli investimenti, in quanto è fatto divieto alle banche e agli altri intermediari britannici privi di succursale in uno dei paesi della Ue continuare a offrire servizi di questo tipo e sarà loro obbligo comunicare ai clienti, entro il prossimo 10 aprile, le iniziative adottate per garantire l’ordinata cessazione delle proprie attività. Per quanto concerne l'acquisto e garanzia degli strumenti finanziari detenuti da una banca britannica (obbligazioni) bisognerà verificare che il sistema di garanzia del Regno Unito copra anche i risparmiatori non britannici e, per l'acquisto di nuovi strumenti, che il sistema di negoziazione consenta l'acquisto degli strumenti dall'estero. Quanto ai risparmi posseduti presso una banca inglese, l'assenza di accordo potrebbe comportare che questi vengano garantiti da un sistema diverso da quello europeo seppur equivalente.





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