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Il risiko bancario continua a tenere banco

MPS e Carige in cerca di un partner. Intesa SanPaolo e Unicredit pensano a consolidare il perimetro

Finanza
Il risiko bancario continua a tenere banco
(Teleborsa) - In fermento il settore bancario, non solo in Europa dove a tenere banco c'è la saga Deutsche Bank - Commerzbank, ma anche in Italia con MPS e Carige in cerca di un partner. Intesa SanPaolo e Unicredit, invece, pensano a consolidare il perimetro.



Il Consiglio di Amministrazione della banca senese sta valutando "prospettive di scenari su aggregazioni o diversificazioni dimensionali", ha dichiarato Marco Morelli, Amministratore Delegato dell'istituto di credito toscano nel giorno dell'Assemblea di bilancio.

Si prolunga, invece l'attesa per Banca Carige. La BCE ha esteso il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti di acquisto per la banca genovese "fino alla metà di maggio", un mese in più rispetto alla scadenza precedentemente fissata al 5 aprile. Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, sarebbe stato concesso più tempo al fondo statunitense BlackRock, finora unico acquirente interessato all'istituto ligure, dopo il ritiro del fondo di investimento statunitense Varde Partners.

Diversamente, Intesa SanPaolo e Unicredit non sembrano essere interessate ad allargare il perimetro. "Intesa Sanpaolo ha già fatto tutto quel che poteva fare in Italia in termini di consolidamento, l'unico ad oggi possibile sarebbe quello su operazioni cross border per cui però non esisterebbero le condizioni favorevoli". A rendere chiara la posizione della seconda banca italiana è Gian Maria Gross-Pietro, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo. Il top manager ha poi precisato il concetto affermando che le condizioni non esistono a causa degli "ostacoli" derivanti dal non completamento dell'Unione bancaria, che impediscono le sinergie e creano costi eccessivi su ipotetiche operazioni di questo genere. "Qui il consolidamento lo abbiamo già fatto. Dentro a Intesa SanPaolo ci sono almeno 250 banche che sono state assorbite durante la sua storia e stiamo finendo di assorbire quelle che erano storicamente delle importanti attività sul territorio. Non dimentichiamoci che noi siamo stati gli unici in grado di intervenire sulle due banche venete e questo è un consolidamento fatto meno di due anni fa. Per chiudere il discorso aggiungiamo che un ulteriore consolidamento in Italia solleverebbe immediatamente dei problemi Antitrust".

Poco interessata all'argomento fusioni & acquisizioni anche Unicredit. Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato della banca, in occasione dell'Assemblea di bilancio ha affermato che "le combinazioni bancarie sono molto difficili e ogni combinazione ha una bassa probabilità di riuscire". Mustier ha poi aggiunto che Unicredit è focalizzata sulla crescita organica come previsto dal piano. Nessun commento invece sulle recenti indiscrezioni stampa che la vedevano la banca vicina a Commerzbank, affermando "non è la nostra policy commentare i rumors".
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