(Teleborsa) - Se fosse un film, la
Brexit sarebbe sicuramente un
film dell'orrore. E sembra proprio che per
Theresa May che da mesi tenta
disperatamente e senza successo, almeno finora, di strappare
l'agognato accordo di divorzio tra
Londra e Bruxelles, siano arrivati i
titoli di coda.
Aumenta, infatti, il pressing di quanti spingono per le
dimissioni, mentre proseguono senza sosta i
colloqui e le trattative da parte della
Premier britannica che proprio nelle scorse ore,
in un intervento pubblicato sul
Sunday Times, ha fatto sapere di voler presentare
all'inizio di giugno alla Camera dei Comuni la sua
nuova proposta, con alcune
modifiche, nella speranza di raccogliere una
maggioranza a suo favore.
Sul piatto
ulteriori garanzie per i lavoratori, nel tentativo di ottenere il sostegno dei deputati, quelli laburisti in particolare, dopo il
fallimento della trattativa.
Dettagli che verranno discussi
proprio nella giornata di oggi, martedì 21 maggio, in una serie di incontri in seno al "gabinetto", con l’obiettivo di mettere a punto una
strategia per raccogliere massimo sostegno possibile da parte di tutte le forze politiche.
Intanto, è già partita la corsa alla
successione a Downing Street con
Boris Johnson pronto a candidarsi come Leader conservatore
britannico, appena
May passerà la mano. L'ha confermato lo stesso
ex Ministro degli Esteri, figura chiave nella campagna referendaria del 2016, rispondendo alla domanda se intendesse concorrere alla leadership Tory, ha detto:
"Naturalmente sì".