(Teleborsa) - Più che una
conferenza stampa quello del
Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è sembrato a tutti gli effetti
un ultimatum ai due azionisti di maggioranza, Lega e CinqueStelle. Dentro o fuori. Una sorta di ultima chiamata alla quale i due leader hanno risposto, positivamente.
Nella giornata di ieri, martedì 4 giugno, il Vicepremier
Di Maio è salito al Quirinale e ha varcato il portone del palazzo dei Papi per ribadire al Capo dello Stato la volontà del Movimento 5Stelle di andare avanti con l'esperienza di Governo, rinnovando la fiducia nei confronti del Premier.
"Gli ultimi mesi sono andati come sono andati, ma ora è il momento di dare stabilità al Paese", ha assicurato il pentastellato.
Mattarella prende atto ma il livello di preoccupazione del Colle resta alto perchè la
tregua continua ad apparire
debole. Per questo, il Presidente avrebbe ribadito la sua particolare attenzione sull'andamento dell'economia e la tenuta dei conti pubblici, ora sotto la lente di ingrandimento di
Bruxelles che oggi, mercoledì 5 giugno, replicherà alla
lettera di Tria, aprendo a una
possibile procedura d'infrazione.
Altra grana in arrivo per l'esecutivo gialloverde chiamato a mettere da parte
divergenze e attriti per percorrere la strada
della coesione in grado di guidare il Paese verso una
manovra d'autunno quanto mai
complessa.