(Teleborsa) - Come da attese, è arrivato il
giudizio molto severo della
Commissione Europea che impegna ufficialmente,
l’Italia a correre ai ripari. Nella giornata di ieri, infatti, da
Bruxelles è arrivato il
primo via libera alla procedura di infrazione contro l’Italia.
Cartellino giallo perché al momento non stiamo parlando di un avvio formale, compito che spetta agli Stati attraverso il consiglio, ma l’iter è ufficialmente partito su impulso della
Commissione che attraverso le proprie valutazioni ha fatto sapere di ritenere
giustificata l’adozione della procedura nei confronti del nostro Paese.
Conte: "Manovra correttiva non all’orizzonte"– Ancora una volta toccherà al Presidente del Consiglio avviare una delicata quanto complessa trattativa con Bruxelles. Al momento, ha fatto sapere Conte, il Governo non intende intervenire in corsa con una correzione dei conti.
“Non è all’orizzonte un manovra correttiva", ha assicurato da Hanoi, in Vietnam.
Anche il Vicepremier
Di Maio che apre al dialogo con un
"paletto". "Noi siamo persone serie, l’Italia è un paese serio, che rispetta la parola data. Quindi andremo in Europa e ci metteremo seduti al tavolo con
responsabilità, non per distruggere, ma per costruire", ha scritto in un post su Facebook
Luigi Di Maio che però fa sapere che non intende fare retromarcia su due capisaldi del suo Governo: "
Quota 100 non si tocca e, sia chiaro, le pensioni degli italiani non si toccano!". TRIA METTE IN "SICUREZZA" QUOTA 100 E REDDITO - Sulla stessa lunghezza d'onda, il Ministro dell'Economia
Giovanni Tria che apre al dialogo e mette in sicurezza le due misure totem
, Quota 100, l'abbassamento dell'età pensionistica fortemente criticato dalla Commissione europea, e
Reddito di Cittadinanza, assicurando che
"non verranno toccate, sono leggi dello Stato, tutti coloro che hanno acquisito diritti vedranno questi soddisfatti questi diritti".
"PARTE DIALOGO COSTRUTTIVO" - Il Ministro ha aggiunto che "poiché ci eravamo posti in modo molto prudenziale in partenza, adesso stiamo vedendo che ci saranno dei risparmi
in qualche modo sostanziali". Sulla possibile procedura di infrazione infine Tria sostiene che "La Commissione Europea non ha aperto una procedura d'infrazione ma ha dichiarato che ci sono i presupposti per una procedura.
Adesso si aprirà un dialogo costruttivo" e i mercati, con lo spread in lieve calo, "l'hanno capito".