(Teleborsa) - In 25mila al corteo, aperto da uno striscione con la scritta "#futuroalLavoro". Le tre principali sigle sindacali si sono date appuntamento nella città costiera della Calabria per chiedere maggiori investimenti per il Sud.
A guidare la manifestazione "
Ripartiamo dal Sud per unire il Paese" organizzata da
Cgil, Cisl e Uil sono i segretari generali
Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. "Una mobilitazione nazionale unitaria - hanno sostenuto i sindacati - per
rivendicare dal Mezzogiorno la centralità del lavoro come leva per eliminare le profonde disuguaglianze sociali, economiche e territoriali che esistono in Italia".
Landini: "Basta con le logiche dell'autonomia differenziata" "È sotto gli occhi di tutti la contraddizione di chi ha raccontato che saremmo un Paese invaso e che i problemi si risolvono chiudendo i porti, senza rendersi conto però che i giovani, soprattutto del Mezzogiorno, se ne stanno andando", ha detto Landini. "Purtroppo - aggiunge il sindacalista in merito alla fuga dei cervelli - questo è un modo per disperdere intelligenze e capacità a beneficio di altri Paesi più furbi che ne beneficiano".
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C'è un arretramento di tutto il Paese rispetto all'Europa e non solo. Per noi l'Italia va unita e non divisa. Basta con le logiche dell'autonomia differenziata, che aumentano ancora di più le disuguaglianze.
C'è bisogno di fare investimenti sia in infrastrutture materiali ma anche in quelle sociali e serve una politica industriale. Il governo ascolti la piazza e chi la rappresenta", conclude il leader della Cgil.
Barbagallo: "Fare qualcosa, anche Regioni colpevoli""Noi stiamo cercando di impedire che i provvedimenti che il Parlamento approva su proposta del Governo producano ulteriori danni al Paese. Ogni volta poi si lamentano che non riusciamo a modificare gli errori che fanno", afferma il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. "Il Sud - aggiunge - è rimasto lettera morta per molti anni.
Bisogna fare qualcosa. Le Regioni che non utilizzano i Fondi europei e di coesione sociale sono colpevoli e andrebbero commissariate".
Furlan: "Manifestazione imponente, esecutivo non può ignorarla""È necessario intervenire in favore del Sud affinché si ponga fine a quello che sta sempre più diventando un gravissimo problema sociale: i cosiddetti viaggi della speranza nel settore della sanità" - afferma la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan - che attacca: "La flat tax è iniqua e penalizza il Sud". E ancora: "Per le morti sul lavoro il governo fa cassa con il decreto crescita, diminuendo i contributi Inail che servono per la sicurezza, la prevenzione e il risarcimento degli infortuni".