Facebook Pixel
Milano 15:19
34.241,37 +0,89%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 0,00%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 15:19
8.119,75 +0,51%
Francoforte 15:18
18.081,98 +0,92%

Von der Leyen: "Mi batterò per salario minimo in ogni Paese UE"

La candidata alla presidenza della Commissione UE: "Bisogna negoziare con la Russia da una posizione di forza"

Economia, Politica
Von der Leyen: "Mi batterò per salario minimo in ogni Paese UE"
(Teleborsa) - Salario minimo in ogni paese europeo per rispondere alle paure della gente e posizione di forza nei confronti della Russia. Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dalla candidata designata dai Ventotto alla presidenza della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha incontrato i diversi gruppi del Parlamento Europeo.

"La gente ha paura, speranze sogni e aspirazioni e quello che l'Europa può provvedere a dare loro è lavoro, prospettive, stabilità e sicurezza e sono convinta che l'Europa possa dare questo. In ogni paese il lavoro deve dare di che vivere e per questo combatterò per avere il salario minimo in ogni paese", ha promesso von der Leyen.

Intervenuta in diretta streaming all'incontro del gruppo di Renew Europe, la politica tedesca ha parlato anche dei rapporti con la Russia. "È un nostro vicino e lo sarà ancora, dobbiamo essere pronti al dialogo ma tenere alti i nostri principi sullo stato di diritto. L'UE dovrebbe negoziare da una posizione di forza - ha dichiarato - Il Cremlino non perdona la debolezza.

Sulla composizione della prossima Commissione UE, von der Leyen ha fatto il nome di Margrethe Vestager, attuale Commissaria per la Concorrenza e già candidata dell'ALDE per la presidenza, confermando che "avrà una posizione eccezionale all'interno della Commissione perché ha fatto un lavoro eccezionale".

La candidata presidente ha poi aggiunto che se Frans Timmermans sarà il "primo vicepresidente", la danese avrà comunque "una posizione al suo stesso livello alto. Abbiamo bisogno di lei nel campo in cui ha operato splendidamente".

Infine, "sulla difesa, preferisco parlare di un esercito di europei piuttosto che di un esercito europeo", ha concluso, precisando che le truppe dei singoli paesi possono essere "integrate" le une con le altre.






Condividi
```