(Teleborsa) -
Frasi pronunciate a mezza bocca,
segnali distensivi dopo l
'atto di forza con la
mozione di sfiducia al Premier Conte: mentre la sceneggiatura della
"crisi di mezza estate" è ancora tutta da scrivere, Matteo
Salvini prova a
ricucire.
Luigi Di Maio - che nel copione veste i panni dell'"
innamorato sedotto e abbondonato" - per ora
non ne vuole sapere. SALVINI: "O C'E' GOVERNO DEL SI' O ELEZIONI" - "La mozione di sfiducia resta", ha detto il Ministro dell'Interno nella giornata di
Ferragosto parlando con i giornalisti. Però,
"il mio telefono è sempre acceso". E pure:
"Sono l’uomo più paziente del mondo". Poi addirittura indica la via: "Di no un Governo muore, abbiamo bisogno di sì. Se qualcuno dice sì, allora ragioniamo.
O c’è un governo del sì, con ministri del sì… o l’unica via sono le elezioni”. Per molti un
escamotage dialettico, appena
accennato, per buttare nel
tritacarne delle dichiarazioni anche la proposta di un
maxi-rimpasto e sondare il terreno.
Dal
capo politico dei 5Stelle però arriva una
risposta dura che sembra tagliare le gambe
a qualsiasi ipotesi di riavvicinamento. Salvini
"ora è pentito, ma ormai la frittata è fatta", scrive Di Maio su Facebook.
"Ha fatto tutto da solo, per tornare dopo nemmeno 24 ore nelle braccia di Berlusconi.
Ognuno è artefice del proprio destino. Buona fortuna!".
Poi
difende il Premier e lancia il
guanto di sfida: "Il 20 agosto noi Ministri del Movimento 5 Stelle
saremo al fianco di Giuseppe
Conte in aula per
sostenerlo contro la sfiducia della Lega. Li aspettiamo al varco!" conclude
Di Maio.