(Teleborsa) - Con
235 voti favorevoli,
309 contrari e
un astenuto, l' A
ula della Camera ha negato l'autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del
deputato forzista Diego Sozzani, coinvolto nell’inchiesta "Mensa dei poveri" della Direzione distrettuale antimafia di Milano, per un presunto
finanziamento illecito.La
nuova maggioranza, dunque, inciampa sul
primo voto a scrutinio segreto con un un risultato a sorpresa, che
ribalta la decisione della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio che a fine luglio si era invece espressa per l’ok ai domiciliari a maggioranza, con il voto, in quell'occasione, compatto a favore
di M5S e Pd, rivelando la presenza di
'franchi tiratori' nell'esecutivo
giallo-rosso. Si è subito scatenata la
"caccia" ai colpevoli, tra i più
sospettati, ovviamente, figura la
pattuglia dei
renziani-Pd, ma nessuno può escludere la presenza di
CinqueStelle tra gli autori dello
sgambetto. "Chi oggi ha votato contro l'arresto di Sozzani", ha commentato Di Maio,
"dovrebbe risponderne davanti all'opinione pubblica. E invece a causa del voto segreto, non ne risponderà davanti agli italiani.
Il voto segreto va abolito. Ognuno deve assumersi le sue responsabilità".
LA STAGIONE DEL CAMBIAMENTO - In generale, momento di grande
fibrillazione per la
politica italiana. Dopo la
scissione di
Renzi dal Pd, la cena organizzata da
Mara Carfagna che ha chiamato a raccolta un
nutrito gruppo di forzisti e la nascita del
nuovo partito di Giovanni Toti, aumentano i
segnali nella direzione di una fase di
cambiamento, come affermato proprio da
Renzi, aprendo ufficialmente la stagione delle
novità.