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Dl Imprese, AssoDelivery: guadagni riders rischiano di essere (quasi) dimezzati

Secondo le stime preliminari, riduzione "pari a circa il 40%, senza aggiungere alcuna tutela", sottolinea l'associazione intervenuta presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sui temi della Gig Economy.

Economia
Dl Imprese, AssoDelivery: guadagni riders rischiano di essere (quasi) dimezzati
(Teleborsa) - Superare alcune restrizioni previste dal decreto sulle crisi aziendali che contiene al suo interno anche norme per regolamentare il lavoro dei riders che potrebbero determinare "una riduzione significativa dei guadagni dei rider - secondo le stime preliminari - pari a circa il 40%, senza aggiungere alcuna tutela". L'appello-denuncia arriva da AssoDelivery, l'associazione di categoria delle imprese italiane del food delivery alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e Uber Eats, intervenuta presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sui temi della gig economy.

"Occorre superare alcune restrizioni previste nel Decreto-legge 109 del 2019 - dichiara Matteo Sarzana, Presidente di AssoDelivery - che danneggiano i lavoratori e le imprese. La normativa prevede un meccanismo complesso e poco chiaro per il calcolo dei compensi dei rider che a nostro parere va superato, in favore di un ulteriore sviluppo del mercato e di guadagni adeguati al lavoro svolto. Il compenso orario, secondo la norma, è legato al valore della prima consegna e non si potrà andare oltre il doppio. Bloccherà la possibilità di guadagnare di più e porterà a una disincentivazione di merito ed efficienza. La soluzione - prosegue Sarzana - è pertanto quella di eliminare il concetto di prevalente, così come è stato introdotto nel decreto-legge".

Perplessità anche sul calcolo del premio Inail che secondo la norma sarà legato alla "retribuzione convenzionale giornaliera". "Ci sembra un meccanismo distorsivo e poco chiaro - prosegue Sarzana. I rider delle piattaforme possono scegliere quando, quanto, dove e come svolgere l'attività e non sappiamo a priori quanti giorni lavoreranno, nè per quante ore effettueranno consegne in un giorno. Pertanto sarebbe opportuno calcolare il premio assicurativo in base alle ore lavorate, evitando gli effetti distorsivi che emergeranno dal sistema di calcolo previsto attualmente dal decreto-legge."
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