(Teleborsa) - E’ ufficialmente partita la
corsa alla riconquista della sovranità sulle proprie informazioni. Una iniziativa che era stata anticipata poco tempo fa dal Ministro dell’Economia tedesco,
Peter Altmaier,
che aveva espressamente parlato dell’urgenza di recuperare la
"sovranità digitale" della
Germania, da realizzarsi attraverso un progetto che consentisse a privati, aziende ed enti pubblici di depositare i propri dati in infrastrutture
sotto la giurisdizione UE. Proprio oggi, martedì 29 ottobre,
Berlino ha alzato il velo su Gaia-X, un’infrastruttura cloud tedesca ed europea che prenderà il via alla fine del 2020. Obiettivo dichiarato è affrancarsi dal controllo di giganti statunitensi e cinesi come
Amazon, Microsoft, Google e Alibaba, intervenendo a
gamba tesa sul vecchio ma sempre attuale problema della conservazione di grandi moli di dati fino ad oggi risolto
“parcheggiando” il gigantesco patrimonio informativo nei caveaux virtuali dei
colossi tech americani e cinesi.I dettagli del progetto, che si annuncia rivoluzionario, sono stati rivelati nel corso del
"Summit digitale" del governo tedesco in programma a Dortmund, anche se
l'evento è stato rovinato da un incidente accaduto al Ministro dell'Economia
Altmaier, uomo di fiducia della cancelliera Angela Merkel: scendendo dal palco dopo l'introduzione dell'evento, il politico tedesco
è caduto ed è stato subito soccorso e r
icoverato in ospedale.
Ad ogni modo, progetto Gaia-X, nel quale hanno messo un piedi big come
Sap, Deutsche Telekom e Deutsche Bank, non dovrebbe configurarsi come un data center unico ma una
rete fra servizi cloud diversi che si punta ad espandere in una
dimensione europea. Fra i primi paesi che potrebbero essere interessati a questo progetto
c'è la
Francia, in considerazione dei buoni rapporti con il Ministro dell’Economia
Bruno Le Maire ed alla sua perenne attenzione ad un tema considerato sensibile e attualissimo. Il paese d'Oltrape fra l'atro sta già lavorando a un suo progetto denominato
“Nextcloud”. Alla finestra sta
Bruxelles che osserva con molta curiosità ed attenzione: proprio la Presidente eletta della Commissione UE,
Ursula von der Leyen, ha di recente fatto riferimento a
ll’autonomia strategica ed alla sovranità digitale, definendoli
obiettivi comunitari.