(Teleborsa) -
Le banche italiane sono sempre più sicure. A dirlo sono i dati del decimo
Rapporto Intersettoriale Ossif sulla criminalità predatoria, presentato a Roma in occasione de "Gli Stati Generali della Sicurezza 2019", appuntamento annuale con cui
Direzione Centrale Polizia Criminale, Abi e esponenti di settori economici più rilevanti si confrontano sul
tema della sicurezza.
In particolare, nel
2018 le rapine denunciate sono state 28.441, quasi 11mila in meno rispetto al 2014, con una diminuzione del 28%. Sensibili riduzioni si sono registrate anche in altri settori economici particolarmente a rischio: se
tra il 2014 e il 2018, le rapine in banca si sono ridotte di oltre due terzi (-67%), quelle nelle
farmacie e ai distributori di carburante si sono quasi dimezzate (rispettivamente
-46% e -45%). Le
rapine negli uffici postali e negli esercizi commerciali si sono
ridotte invece di circa un terzo: nelle
tabaccherie sono diminuite del 24%.
"La sicurezza passa anche attraverso il coinvolgimento attivo del mondo imprenditoriale, lo dimostrano i risultati ottenuti e quelli che ci aspettiamo", ha commentato il vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Vittorio Rizzi.
"Per il settore bancario - ha aggiunto il vicedirettore generale dell'Abi,
Gianfranco Torriero - la
sicurezza di cittadini e dipendenti è una priorità fondamentale che vede le banche costantemente impegnate su più fronti".
A questo proposito, Torriero ha elencato "gli investimenti, per perfezionare e potenziare le misure di protezione; la formazione, per fornire tutte le informazioni utili a personale e clientela. Ma soprattutto la collaborazione e il dialogo con le Forze dell'Ordine, per dare il proprio contributo e
garantire una sicurezza sempre maggiore, non solo allo sportello".
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