Facebook Pixel
Milano 12:55
34.783,56 +0,07%
Nasdaq 27-mar
18.280,84 0,00%
Dow Jones 27-mar
39.760,08 +1,22%
Londra 12:22
7.952,37 +0,26%
Francoforte 12:58
18.497,16 +0,11%

Cloud, maxi contratto del Pentagono: Amazon contesta assegnazione a Microsoft

"Errosi e lacune" nell'appalto da 10 miliardi di dollari. Intanto c'è chi chiama in causa le antipatie fra il Presidente Usa e il fondatore del colosso informatico leader nell'e-commerce, Bezos

Economia, Politica
Cloud, maxi contratto del Pentagono: Amazon contesta assegnazione a Microsoft
(Teleborsa) - Amazon pronta a dare battaglia sull'assegnazione a Microsoft del maxi-contratto da 10 miliardi di dollari per la fornitura di servizi cloud al Pentagono, noto come Jedi, Joint enterprise defense infrastructure, che ha durata decennale e dovrà modernizzare la totalità dei sistemi informatici della Difesa Usa. Secondo quanto dichiarato ai media americani da un portavoce del gruppo ci sarebbero "lacune evidenti in numerosi aspetti del processo di valutazione del contratto, degli errori e dei pregiudizi inequivocabili".



Alla competizione hanno partecipato oltre all'azienda di Bill Gates, anche Oracle, Google, IBM e Amazon attraverso la divisione chiamata Amazon Web Services (AWS) che domina il settore del cloud computing e fornisce di già i suoi servizi ad altri organismi del governo americano fra cui la Cia. "AWS ha un'esperienza unica e le qualità necessarie - ha sottolineato un portavoce di Amazon - per fornire all'esercito americano le tecnologie essenziali di cui ha bisogno. Noi pensiamo che è essenziale che il Governo assegni i contratti in modo obiettivo e senza influenze politiche".

Per questo, sono in tanti a pensare che dietro all'esclusione di Amazon, come rilanciano alcuni media americani, potrebbe nascondersi la dichiarata ostilità del Presidente Usa Donald Trump nei confronti del numero uno di Amazon, Jeff Bezos, proprietario anche del Washington Post, che si sono punzecchiati in più di una occasione.

Dal canto suo, il Pentagono sottolinea legalità e correttezza della gara, ma non è certo mistero che Trump nutra una antipatia peraltro mai nascosta nei confronti del proprietario del WaPo con il quale il Tycoon ha una partita aperta, definito in più occasioni il principale esempio di quelli che lui chiama "fake news media".





Condividi
```