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Ex Ilva, Procura Milano indaga su reato "distrazione" beni fallimentari

Ecco quanto emerso dalla prima fase istruttoria

Economia
Ex Ilva, Procura Milano indaga su reato "distrazione" beni fallimentari
(Teleborsa) - Nell'indagine avviata dalla Procura di Milano sull'ex Ilva si indaga sull'ipotesi di reato "distrazione senza concorso con il fallito", per il momento ancora a carico di ignoti. Un reato previsto dalla legge fallimentare e punito con il carcere da 1 a 5 anni.

In prima istanza viene poi contestato ad ArcelorMittal il reato di "aggiotaggio informativo" in relazione alle false comunicazioni fornite dall'azienda ai mercati dopo aver rilevato lo stabilimento siderurgico di Taranto. Questa mattina c'è stato un blitz della Guardia di Finanza nella sede milanese dell'azienda per l'acquisizione di documenti utili alle indagini.

L'indagine era stata avviata la settimana scorsa dai pm milanesi Mauro Clerici e Stefano Civardi, con il coordinamento del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, sul modello 45, cioè senza ipotesi di reato e contro ignoti, ma in seguito alla fase istruttoria e dopo aver sentito le persone informate dei fatti, è passata al modello 44, vale a dire con la formulazione di una ipotesi di reato e sempre contro ignoti.

Fra le persone sentite ieri un dirigente dell'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva. L'attività istruttoria proseguirà oggi con altri interrogatori.
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