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Studio Aci, senza incentivi emissioni oltre il target

In assenza di politiche incentivanti nel 2030 l'Italia avrà 54,5 milioni di tonnellate di CO2 solo dalle auto

Economia
Studio Aci, senza incentivi emissioni oltre il target
(Teleborsa) - Senza una politica di incentivi l'Italia non riuscirà a rispettare l'obiettivo 2030 di ridurre le emissioni di CO2 dal settore automobilistico e, al posto delle 49 tonnellate previste, toccherà quota 54,5 milioni di tonnellate con +11% rispetto al target.

È uno dei dati che emerge dallo studio presentato da Aci, Cnr ed Enea alla Conferenza del traffico e della circolazione. Secondo il report, in assenza di incentivi per la sostituzione dei mezzi più vecchi e inquinanti, pubblici e privati, e per la mobilità pubblico, condivisa e ciclopedonale, si mancherà l'obiettivo europeo del 2030 anche per la numerose presenza di veicoli inquinanti.

A oggi sono infatti quasi 14 milioni le auto precedenti all'euro 4, il 35% del parco circolante, quota che sale moltissimo per gli autobus pubblici che vedono il 60% costituito da Diesel euro 3.

"Una pianificazione eco-razionale della mobilità deve, quindi, prevedere investimenti per l'eliminazione o la sostituzione con usato recente" di questi veicoli e la sostituzione degli autobus con modelli elettrici alimentati da energie rinnovabili", si legge nello studio.

Il report sottolinea come la transizione all'elettrico porterà benefici ambientali ma dovrà essere gestito in maniera attenta dal punto di vista fiscale. "Con la diffusione dell'auto elettrica e con i minori consumi legati al progresso dei motori, si ridurranno le entrate fiscali derivanti dalle accise sui carburanti che nel 2018 hanno generato - per le sole autovetture - entrate pari a 18,474 miliardi", ricorda lo studio.

In particolare, sarà "rilevante il contributo che anche i veicoli ibridi, a metano e GPL potranno offrire al raggiungimento dei target ambientali", visto che già oggi un veicolo a metano ha emissioni inferiori a 95 g CO2/km, valore già in linea con gli obiettivi europei.

"È fondamentale favorire la diffusione della tecnologia di integrazione tra i veicoli e la rete elettrica e contemporaneamente creare una rete adeguata, con l’obiettivo rilanciare il settore coniugando gli interessi delle aziende e dei consumatori. Questo potrà offrirci un contributo per centrare gli ambiziosi obiettivi che intendiamo sostenere", ha commentato il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel suo messaggio alla Conferenza.

"Si prevede infatti - scrive il ministro - che il comparto dei trasporti dia un contributo in termini di riduzione di emissione al 2030 rispetto al 2005 pari a circa 46 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti passando da 125 milioni di tonnellate di CO2 equivalente a 79 milioni al 2030".

"A questo obiettivo - continua Patuanelli - possiamo arrivare solo attivando diverse misure nazionali e locali, su cui stiamo già lavorando. È stato inoltre convocato il tavolo sul settore automotive al quale hanno partecipato i rappresentanti di oltre 50 associazioni aziende e sindacati".

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