(Teleborsa) -
Mittal "non può pensare di
giocare con la
vita di oltre diecimila
persone, nè può giocare con lo
Stato italiano". Lo ha detto a Sky TG24 il Ministro delle Politiche agricole
Teresa Bellanova, parlando di Ilva dopo che ieri, nel corso dell'incontro al
MiSE poi sospeso - l'azienda ha illustrato il nuovo piano giudicato
"irricevibile" dai Sindacati - che hanno proclamato lo sciopero per il prossimo 10 dicembre- mentre il Ministro dello Sviluppo Economico
Patuanelli si è detto
"molto deluso", aggiungendo che
"la strada è stretta e in salita". "Ad un'azienda che fa miliardi di attivo e intanto
taglia migliaia di posti di lavoro, un Governo dovrebbe ricordare che la nostra splendida Costituzione parla di
responsabilità sociale delle imprese", ha ribadito la ministra intervistata da la Repubblica.
"Quando ero viceministra dello Sviluppo Economico, con
Calenda, ho gestito trentadue tavoli con i commissari di Ilva e con i Mittal. Insieme a tante altre crisi industriali. So che significa. Ogni sera, quando finivano quelle riunioni, me ne tornavo a casa con un pezzo di fegato in meno perchè
dietro ogni numero c'è una persona, una vita", ha ribadito.
Sulla discussa
riforma del Mes, poi, spegne le
polemiche: "Se quella - ha spiegato - è la sintesi che è stata trovata, vediamo se ci sono le
condizioni per ragionare. Non è quello che distrugge il nostro Paese.
Siamo per stare dentro all'Europa. Questa rissa non ci riguarda, non ci interessa ed è una competizione che questo
Paese poteva risparmiarsi".