(Teleborsa) - Si è chiuso con un
nulla di fatto il vertice di ieri, durato più di due ore a
Palazzo Chigi: la
maggioranza non ha t
rovato la quadra sugli emendamenti alla manovra e la
riunione è stata aggiornata a questa mattina
intorno alle 8. Il clima, nonostante le
smentite di facciata, resta
teso. Italia Viva di
Matteo Renzi ha presentato dei
subemendamenti al maxiemendamento del Governo con l’obiettivo di azzerare le nuove tasse (
plastic tax, sugar tax e stretta sulle auto aziendali) non
soddisfatta della mezza marcia indietro messa sul piatto dall'esecutivo.
Renzi che ha promesso battaglia sin dalla prima ora continua, infatti, a sostenere che se queste
tasse restano in piedi si rischiano
5mila licenziamenti nei settori colpiti.
Come sempre, però, la
coperta è corta e se passasse la
richiesta di Iv, si dovrebbe rinunciare al gettito residuo:
5-600 milioni solo nel 2020. IV propone coperture strutturali che attingono anche ai fondi per il Reddito di cittadinanza: soluzione questa che suona come una provocazione per i
5 Stelle con i quali
continua a punzecchiarsi a distanza.E proprio
Renzi si lancia in un
pronostico tutt'altro che ottimistico: "
Se si continua così, ci sta che si torna a votare:
litigano su tutto!", ha detto a Piazza Pulita: "do il
50% di possibilità che rimanga in piedi". Prima le
tensioni (ancora in corso sul
MES), adesso la partita sulla
manovra. "I negoziati sulla
Legge di bilancio del 2020 hanno messo in evidenza le tensioni politiche tra il
M5s e il Pd. Le complesse relazioni tra le due formazioni rappresentano un rischio per la durata dell'esecutivo per l'intera legislatura". E' quanto si legge nel capitolo del
Global Economic Outlook pubblicato dall'agenzia di rating Fitch, preoccupata per il clima di incertezza politica che persiste in Italia e che rappresenta un f
attore di rischio per una economia che resta praticamente in stagnazione.