(Teleborsa) - Una
"legge per il clima" per rendere
irreversibile il percorso verso un'Europa a emissioni zero nel 2050 e un
piano per aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni Ue dal 40% al 50-55% al 2030. Questi i due pilastri su cui poggia il
nuovo Green Deal, la road map sul quale ha alzato il velo la Presidente della Commissione Ue
Ursula von der Leyen, che nelle intenzioni dell'esecutivo Ue dovrà portare l'Europa a essere il primo
continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e l'Unione europea a diventare leader nella lotta a
i cambiamenti climatica, come ribadito più volte e promesso nel discorso di insediamento.
COME UOMO SULLA LUNA - "Lo
European Green Deal è la nostra
nuova strategia per la crescita – ha spiegato la Presidente della Commissione europea illustrando il progetto dinanzi al Parlamento europeo a Bruxelles –. Deve
trasformare il nostro stile di vita e di lavoro, di produrre e di consumare, in modo da vivere in modo salutare e rendere la nostra attività economica più innovativa. Possiamo essere tutti coinvolti dalla transizione e tutti trarne vantaggi", ha ribadito paragonando
il momento storico dell'UE a quello storico dello sbarco sulla Luna da parte degli
Stati Uniti.
"Sono i popoli europei che ci hanno chiamato ad
un'azione decisiva sul cambiamento climatico, sono scesi in strada e oggi siamo qui per loro, a dirgli che abbiamo ascoltato in modo chiaro e forte ed ecco la
risposta", ha sottolineato.
INVESTIMENTI PER 1000 MILIARDI - Sulla base degli obiettivi attuali per il
2030, i costi della trasformazione/rivoluzione ipotizzata sono stimati a
260 miliardi di euro all’anno (pari all’1,5% del PIL aggregato del 2018) con l'esecutivo comunitario pronto a promuovere investimenti per
1.000 miliardi di euro. Sempre secondo la Commissione europea un
quarto del bilancio comunitario dovrebbe essere dedicato alla
questione ambientale, cifra che potrebbe spaventare più di qualcuno dei Paesi membri.
Farà parte del meccanismo anche un
nuovo Fondo per la transizione equa che sarà
"implementato all'interno della politica di coesione, sarà accompagnato da un'assistenza tecnica su misura" e maggiore flessibilità nell'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato