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Immatricolazioni auto, dicembre sprint ma il 2019 si chiude piatto

Scenario coerente con quadro economico nazionale di sostanziale stagnazione

Economia
Immatricolazioni auto, dicembre sprint ma il 2019 si chiude piatto
(Teleborsa) - Moderato sprint finale per il mercato automobilistico italiano. In dicembre le immatricolazioni di autovetture sono state 140mila con un incremento del 12,5% su dicembre 2018. Il risultato positivo rimane ed è significativo in un anno decisamente “magro” per il mercato dell’auto come il 2019 che chiude il suo consuntivo annuale a quota 1,9 milioni di vetture con una modestissima crescita sul 2018 (+0,3%).

Il dato rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è "perfettamente coerente con il quadro economico nazionale" che è di "sostanziale stagnazione" - commenta il Centro Studi Promotor - sottolineando che nel 2019 le vendite di autovetture hanno dovuto fare ancora i conti con gli effetti del nuovo sistema di omologazione WLTP, con la demonizzazione del diesel ed anche con l’attesa del concretizzarsi della prospettiva dell’auto elettrica.

"In un contesto di forte, persistente incertezza economica e politica, interna e internazionale, e con l'introduzione nel 2020 dei nuovi limiti Europei alle emissioni di CO2 e relative, pesanti sanzioni spicca la mancanza di strategia da parte della politica nazionale che supporti organicamente e ordinatamente la filiera automobilistica Italiana" - rilancia l'UNRAE - commentando i dati sulle immatricolazioni ed auspica che il governo "decida finalmente di convocare ed efficacemente attivare i tanto promessi tavoli su domanda, offerta e infrastrutture".

"Il 2019 verrà ricordato come l'anno in cui il diesel ha perso la leadership di mercato a favore della benzina, attestandosi ad una quota di penetrazione attorno al 40% nei 12 mesi, contro il 51,2% del 2018" - dichiara l'ANFIA - ricordando che "il 2020 debutta nel contesto di una pesante flessione produttiva": l'indice della produzione dell'industria automotive italiana, in calo dall'ultimo trimestre 2018, diminuisce del 9,9% nel periodo gennaio-ottobre 2019, con ordinativi in ribasso dell'11,1% (-14% la componente interna) a gennaio-settembre 2019.
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