(Teleborsa) - Il gas naturale sarà una delle risorse chiave della transizione energetica, argomento di cui oggi si parla diffusamente, sebbene vi sia "ancora molto da fare per garantirla" dal punto di vista infrastrutturale. Lo ha spiegato
Stefano Cao, Amministratore delegato di Saipem, in un articolo pubblicato sulla rivista Formiche di Paolo Messa.
"Il gas, e in particolare il
GNL - scrive Cao - sarà il
protagonista per i prossimi decenni di questa transizione energetica in quanto è la fonte energetica che possiamo definire più accettabile da un punto di vista di
tutela dell’ambiente perché garantisce il passaggio alle
rinnovabili con le
minori emissioni possibili".
Il manager mette però in evidenza che "avremo sempre più
bisogno di infrastrutture per il trasporto di questa commodity come gasdotti e impianti di liquefazione e rigassificazione".
Cao torna anche sulla "questione italiana" e sul mancato utilizzo delle riserve nel Mar Adriatico, che rischia di "di danneggiare l’intera nazione" e far perdere all'Italia una grande opportunità.
Il focus di Saipem? Le energie rinnovabili e pulite. "Da qui al 2050 in Saipem dobbiamo continuare a realizzare sempre più impianti che producano energia rinnovabile - afferma Cao - come i
parchi eolici offshore su cui siamo impegnati in varie aree del mondo, e sviluppare le nuove tecnologie come il
Kitegen (una sorta di aquilone che sfrutta l’energia eolica di alta quota) e quelle per lo sfruttamento delle
correnti marine o del
moto ondoso. Dovremo usare sempre più
l’idrogeno. Nel frattempo sviluppare soluzioni per
catturare e stoccare la C02 che comunque verrà prodotta".
Guardando al futuro, alla concentrazione della popolazione nelle grandi megalopoli ed all'esigenza crescente di infrastrutture energetiche ed Internet, Cao definisce importante che "l'attenzione rivolta alle aree di
sviluppo di questa "connettività" vada combinata con lo sviluppo sostenibile e si concentri sulla
adattabilità ambientale e quindi sulla riduzione drastica delle emissioni”.