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Iran, almeno 80 morti dopo l'attacco a basi USA in Iraq

Primo bilancio dell'offensiva iraniana in risposta all'uccisione del generale Soleimani. Trump su Twitter: "Va tutto bene"

Economia, Politica
Iran, almeno 80 morti dopo l'attacco a basi USA in Iraq
(Teleborsa) - Sarebbero almeno 80 le vittime dell'attacco iraniano alle basi militari USA di al-Asad in Iraq. È questo il primo bilancio rilasciato da fonti di stampa dopo la rappresaglia lanciata dall'Iran in risposta all'uccisione del generale Qasem Soleimani ordinata da Washington: secondo la Cnn non ci sarebbero al momento vittime statunitensi.

Nel frattempo, Donald Trump ha deciso di non parlare alla nazione, come invece ipotizzato nella notte americana dopo il vertice alla Casa Bianca con il segretario di Stato Mike Pompeo, il segretario alla Difesa Mark Esper e il vicepresidente Mike Pence.

Finora, le uniche dichiarazioni rilasciate dal Presidente USA sono state affidate a un tweet scritto nella notte. "Va tutto bene! Missili lanciati dall'Iran a due basi militari in Iraq. Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene", si legge nel messaggio affidato al social network. "Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo", conclude Trump promettendo di rilasciare una dichiarazione in mattinata.

Fronte Iran, a parlare è stato il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, che ha dichiarato che Teheran "non vuole una escalation ma ci difenderemo contro ogni aggressione".

Le prime conseguenze del raid riguardano lo spazio aereo. Mentre ancora è in corso la ricognizione sul disastro aereo in Iran, la Singapore Airlines ha reso noto di aver deviato tutte le rotte per l'Europa che tradizionalmente attraversano o avvicinano lo spazio aereo iraniano, mentre gli States hanno imposto "restrizioni d'emergenza" nello spazio aereo sul Golfo Persico per evitare errori di valutazione e di calcolo ma anche di identificazione.

Conseguenze anche in Borsa, con il petrolio ancora in rialzo sulla scia delle tensioni. Il benchmark americano Wti guadagna 55 centesimi a 63,27 dollari al barile dopo aver superato quota 65 dollari alla notizia dell'attacco missilistico iraniano. Il greggio di riferimento europeo Brent sale di 73 centesimi a 69,00 dollari al barile.

Balzo poi oltre quota 1.610 dollari l'oncia delle quotazioni dell'oro. Il metallo giallo dopo la notizia ha toccato un massimo di 1.611,50 dollari l'oncia per poi ritracciare intorno a quota 1.595 dollari l'oncia (+21 dollari sulla chiusura di ieri).

Chiusura in netto ribasso alla borsa di Tokyo sulla scia della notizia degli attacchi alle basi Usa in Iraq da parte di Teheran. L'indice Nikkei-225 ha terminato la seduta in calo dell'1,57% a 23.204 punti.
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