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Il MISE presenta "Marchio storico". Sangalli: "Fattore strategico per Italia"

Il Ministro Patuanelli ha presentato il progetto che punta a proteggere le imprese storiche del Made in Italy e le nuove misure per tutelare i brevetti

Economia
Il MISE presenta "Marchio storico". Sangalli: "Fattore strategico per Italia"
(Teleborsa) - E’ stato presentato oggi a Milano il logo che identifica il Marchio storico d’interesse nazionale, in occasione dell’evento organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Unioncamere. Il logo è stato istituito con il decreto firmato dal Ministro Patuanelli che disciplina le caratteristiche e le modalità d’iscrizione di un marchio al registro speciale ‘Marchio storico d’interesse nazionale’, come previsto dal Decreto Crescita.



L’obiettivo di questo nuovo strumento che il Governo mette a disposizione delle migliori imprese italiane è quello di tutelare la proprietà industriale delle aziende storiche italiane, le nostre eccellenze, nella sfida verso la valorizzazione del Made in Italy, l’innovazione, la sostenibilità, la competitività internazionale.

Nel corso dell’evento, a cui hanno partecipato il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni e il Presidente di Unioncamere Carlo Sangalli, sono stati presentate le nuove misure per la valorizzazione di brevetti, marchi, disegni e per il trasferimento tecnologico delle attività di ricerca e sviluppo dalle Università e dagli enti di ricerca pubblici al sistema industriale.

Si tratta di un insieme coordinato di misure dal valore di oltre 50 milioni di euro con il quale il MiSE si è impegnato a dare stabilità e certezza alle imprese che investono su know how e immagine attraverso un quadro di strumenti finanziari e normativi, indirizzati in particolar modo verso il sistema delle micro e piccole imprese, delle start up, delle imprese giovanili che maggiormente necessitano di essere supportate. La tutela della proprietà industriale è infatti parte integrante delle azioni di politica industriale messe in campo dal Governo, al fine di promuovere lo sviluppo delle aziende del Made in Italy sui mercati sia nazionale che esteri.

"Mi auguro che il tribunale dei brevetti venga a Milano, che ha tutte le carte in regola per essere valorizzata come un "hub" di innovazione a tutto tondo, procurando anche un indotto economico importante e notevole", ha affermato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli a proposito dell'ipotesi di un trasferimento da Londra a Milano del Tribunale Unificato dei brevetti in seguito alla Brexit.

"Brevetti, marchi e disegni sono un asset sempre più importante che serve per affrontare al meglio la competizione a livello mondiale", ha aggiunto Sangalli, citando uno studio secondo cui le aziende che investono in marchi e brevetti hanno il 21% in più di probabilità di aumentare il proprio fatturato e che in Italia 1 posto di lavoro su 3 si trova nelle aziende che fanno un uso intensivo di marchi e brevetti, aziende che contribuiscono da sole al 46,9% del nostro PIL. "Noi italiani - ha aggiunto - siamo quarti nel mondo e secondi solo alla Germania nei marchi, al decimo posto nel mondo per quanto riguarda i brevetti".

"La valorizzazione dei brevetti è anche uno strumento potente di supporto al Made in Italy e di lotta contro la contraffazione" ha concluso il presidente di Confcommercio, ricordando i numeri del "falso" Made in Italy.


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