Facebook Pixel
Milano 25-apr
0 0,00%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 -0,55%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 25-apr
8.078,86 +0,48%
Francoforte 25-apr
17.917,28 -0,95%

Antartide, conclusa missione italo-francese per dati precipitazioni e studio innalzamento mari

La squadra composta da scienziati francesi e italiani (CNR e INGV). ENEA ha curato l'attuazione operativa della missione

Economia, Scienza e tecnologia
Antartide, conclusa missione italo-francese per dati precipitazioni e studio innalzamento mari
(Teleborsa) - Missione compiuta in Antartide per la spedizione italo-francese il cui obiettivo era la raccolta di dati sulle precipitazioni. Obiettivo del progetto è la raccolta di dati che consentano la stima delle precipitazioni e permettano agli scienziati la verifica dei risultati di alcuni modelli di circolazione atmosferica e una stima più attendibile del fenomeno dell’aumento del livello dei mari, attraverso lo studio degli archivi climatici raccolti.

La missione denominata "East Antarctic International Ice Sheet Traverse" (EAIIST), partita dalla stazione italo-francese Concordia il 7 dicembre 2019 in direzione Polo Sud, è stata organizzata dall’Istituto Polare Francese (IPEV) con la collaborazione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal MIUR e coordinato dal CNR per le attività scientifiche e da ENEA per l’attuazione operativa. Direttore del progetto è Joel Savarino, ricercatore francese del CNRS, mentre per l’Italia il responsabile è la professoressa Barbara Stenni dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Inoltre hanno partecipato alla traversata Andrea Spolaor (CNR-ISP) e Graziano Larocca (INGV).

La squadra era composta da dieci persone, 8 scienziati francesi del CNRS e dell’Università Grenoble Alpes e 2 ricercatori italiani del CNR e dell’INGV. Il gruppo di ricercatori ha attraversato 800 km di plateau antartico fino a raggiungere l’area delle “megadune” antartiche. Queste sono strutture uniche sulla Terra: superfici dall’apparenza vetrosa dove il ghiaccio è liscio e scoperto con ondulazioni su larga scala, invisibili a occhio nudo, ma rilevabili da satellite. Durante il viaggio il personale ha raccolto campioni di neve, sia superficiali che profondi, ed ha installato sei nuove stazioni sismiche equipaggiate con sensori a larga banda e cinque nuove stazioni GPS che permetteranno uno studio degli eventi sismici e micro-deformazioni connessi alle dinamiche glaciali. Sono stati poi realizzati rilievi fotogrammetrici superficiali del plateau e georadar per un totale di circa 1.200 km, per lo studio dell’accumulo nevoso e la stratificazione nelle diverse aree attraversate.

Il costo del supporto logistico, inclusi gli stipendi del personale, supera il milione di euro. L’agenzia francese "Agence nationale de la recherche" e la Fondazione BNP Paribas hanno finanziato l’impresa con ulteriori 1,6 milioni di euro.




Condividi
```