(Teleborsa) - Le
trattative per il bilancio europeo tornano sotto i riflettori questa settimana, in vista del
vertice dei leader europei, che si terrà giovedì prossimo 20 febbraio, a Bruxelles. Frattanto, la Germania di
Angela Merkel spinge per un compromesso che spiani la strada ad un accordo già a partire da questo incontro.
"Il nostro obiettivo è sempre stato che questo budget potesse sostenere un
processo di modernizzazione", ha detto ai giornalisti il ??portavoce Steffen Seibert, aggiungendo che ciò "richiederà una volontà da tutte le parti di
scendere a compromessi".
Il primo problema è la determinazione delle dimensioni del
primo bilancio post Brexit, con Berlino che sembra disponibile ad aumentare il suo a
pporto oltre l'1% del PIL se fosse sostenuta anche da altri Stati.
Il Presidente del Consiglio europeo,
Charles Michel, venerdì scorso, ha alzato la posta a
quasi 1.100 miliardi di euro, proponendo di adottare un contributo
pari all'1,074% del Reddito Nazionale Lordo europeo.
Ma non è da meno il problema della
ripartizione dei fondi, che divide chi ha una visione più tradizionale e chi, come la Germania, spinge per una modernizzazione, appunto, ed un maggior contributo su capitoli come i cambiamenti climatici, migrazioni e sicurezza.
Le posizioni all'interno dell'UE restano piuttosto distanti e viene confermata anche l'antica spaccatura fra i sostenitori di regole di bilancio più rigide - Germania, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca - e le economie dell'Est europeo, che propendono per un sistema più sussidiato (Polonia, Ungheria ecc.).
(Foto: © European Union 2019 - Source : EP)