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Coronavirus, Boccia: piano shock come Dopoguerra

"In termini economici , la zona rossa è diventata l'Italia," dice il Presidente di Confindustria

Economia
Coronavirus, Boccia: piano shock come Dopoguerra
(Teleborsa) - Un piano shock per l'economia come accadde nel Dopoguerra quando "abbiamo avuto la capacità di risollevarci dalle macerie". A chiederlo in una intervista rilasciata a The Huffington Post il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

"Oggi, come allora, occorre un piano "straordinario", un piano "shock" che compensi il crollo della domanda privata. Su questo va aperto un grande confronto con l'Europa, altro che decimali", incalza il numero uno degli industriali che evidenzia come sia "chiaro che nella prima fase si sono concentrati sulla questione sanitaria. Adesso, in termini economici, la zona rossa è diventata l'Italia. Basta incertezze, occorre immediatezza nelle decisioni".

Se non si interverrà a breve e con una dote consistente di risorse "le imprese della zona rossa come quelle del settore turistico, che stanno già avendo un crollo delle prenotazioni" rischiano di chiudere. "Se non li aiutiamo tra sei mesi non riaprono, falliscono, così come tutte le aziende che avranno cali di fatturato. Questa fase di transizione è cruciale, perchè si può evitare che il 'dopo' sia una catastrofe. E' chiaro che, subito, vanno messi in campo elementi innovativi di credito", evidenza Boccia.
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