Facebook Pixel
Milano 18-apr
33.881,5 0,00%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 18-apr
7.877,05 0,00%
Francoforte 18-apr
17.837,4 0,00%

Commercio estero, Istat: export gennaio torna positivo

Economia, Macroeconomia
Commercio estero, Istat: export gennaio torna positivo
(Teleborsa) - Dopo due mesi consecutivi di flessione, a gennaio 2020 l’export registra una crescita congiunturale diffusa a tutti i raggruppamenti principali di industrie. La ripresa - spiega l'Istat - è trainata, in particolare, dai beni strumentali, che segnano un marcato incremento dovuto a movimentazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) verso i mercati extra Ue. Su base annua, l’aumento delle esportazioni di beni di consumo fornisce un contributo positivo di oltre 1,6 punti percentuali all’incremento tendenziale dell’export.

Per i prezzi all’import, nel mese di gennaio, l'Istat registra una diminuzione congiunturale (-0,4%), determinata principalmente dal calo dei prezzi dei beni di consumo non durevoli e dell’energia nell’Area non euro. Su base annua si rileva un ulteriore lieve ridimensionamento della flessione, cui contribuisce la dinamica positiva più sostenuta dei prezzi dell’energia (+3,9%, da +0,8% di dicembre).

A gennaio l'Istituto di statistica stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le esportazioni (+2,7%) che per le importazioni (+1,7%). L’aumento congiunturale dell’export è dovuto prevalentemente al consistente incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+5,4%), determinato in particolare dai beni strumentali, mentre quello verso l’area Ue è meno intenso (+0,7%).

Nel trimestre novembre 2019-gennaio 2020, rispetto al precedente, si rileva una contrazione sia delle esportazioni (-1,6%) sia, di minore entità, delle importazioni (-0,6%).

A gennaio la crescita su base annua dell’export è pari a +2,3% ed è determinata dal forte incremento verso l’area extra Ue (+4,4%), mentre l’aumento delle vendite nell’area Ue risulta più contenuto (+0,8%). Analogamente le importazioni sono in aumento (+1,7%) da entrambi i mercati, in misura più ampia da quelli extra Ue (+2,3%) rispetto all’area Ue (+1,2%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla crescita tendenziale dell’export l'Istat segnala prodotti alimentari, bevande e tabacco (+11,3%), altri mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+12,3%), prodotti petroliferi raffinati (+24,2%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+6,5%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+10,8%). In diminuzione, su base annua, le esportazioni di macchinari e apparecchi n.c.a. (-4,2%) e apparecchi elettrici (-8,3%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia all’incremento delle esportazioni nazionali sono Stati Uniti (+9,6%), Belgio (+16,8%), Turchia (+35,1%), Giappone (+33,0%) e paesi OPEC (+16,0%) mentre si registra una flessione delle vendite verso Germania (-2,5%), Cina (-11,9%) e Spagna (-4,1%).

Sempre a gennaio l'Istituto stima che il saldo commerciale aumenti di 217 milioni di euro (da +325 milioni a gennaio 2019 a +542 milioni a gennaio 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +4.059 milioni di euro. I prezzi all’importazione dovrebbero diminuire dello 0,4% su dicembre 2019 e dello 0,3% su base annua.
Condividi
```