(Teleborsa) - Nel
primo trimestre 2020 gli investimenti
pubblicitari nel nostro Paese hanno registrato un calo del
9,2% a 1,92 miliardi di euro con
marzo che ha avuto una
"caduta drammatica" del
29% (594,6 milioni) colpito in modo rilevante dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Lo dicono i dati
Nielsen presentati da Alberto
Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen - nel corso di un webinar sull'andamento della pubblicità nel primo trimestre - secondo il quale "a fine anno credo che avremo un
numero negativo a doppia cifra ma non con un due davanti". "E' una
crisi assolutamente anomala che ci ha colto tutti impreparati per le dinamiche che si è portata dietro da un momento all'altro - ha commentato Dal Sasso - gli investitori e le agenzie hanno dovuto cambiare da un momento all'altro in modo importante. Una ripresa ci sarà ma difficile vedere una ripresa a "
V", (profonda recessione e ripresa veloce, ndr) probabilmente sarà a
"U" (ripresa più lunga, ndr).
"Il
trend della pubblicità seguirà quello dei
consumi: dobbiamo avere il coraggio di favorire la
ripresa dei consumi mettendo a disposizione delle famiglie liquidità: molto della ripresa dei consumi dipenderà dalle politiche pubbliche e dalla loro r
apidità" ha aggiunto
Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente UPA, associazione italiana degli investitori pubblicitari.