(Teleborsa) - "
L’economia italiana (come quella mondiale) sta vivendo un’esperienza tra le più travagliate. . Essa avrà sia effetti di breve periodo, già ricordati, sia effetti di lungo periodo, da tener ben presenti e da cui potrebbero discendere anche opportunità da cogliere". E’ quanto si legge nel "
Rapporto 2020 di coordinamento sulla finanza pubblica" approvato dalle Sezioni in sede di controllo della
Corte dei Conti che contiene la valutazione dell’Istituto sulle prospettive di economia e conti pubblici del Paese alla prova di una crisi
inaspettata e di dimensioni globali.Nell’attuale
recessione, con prodotto interno lordo e reddito in caduta per la scarsa dinamica degli investimenti fissi lordi e con la spesa che passa dal 46,6 al 54,8 % del PIL, la Corte torna a sottolineare, “il ruolo che ha rivestito, nella scarsa accumulazione di capitale, la componente degli investimenti pubblici e la conseguente esigenza di un suo appropriato rilancio. Ma i dati mostrano che ampi spazi di miglioramento e di recupero
vi sono anche per gli investimenti privati”.“E’ solo attraverso un
piano organico - avverte la Corte - che si potrà recuperare terreno su questo fronte e porre le basi, anche attraverso una forte spinta agli investimenti ed infrastrutture immateriali, alla crescita delle potenzialità di sviluppo che trova evidentemente una
condizione di fondo nel rafforzamento della produttività totale dei fattori” .
Quanto alle misure per il post emergenza, il Rapporto di coordinamento traccia la
road map delle linee di intervento urgenti: dalla
riforma fiscale all'individuazione di meccanismi di uscita dal
mondo del lavoro certi e sostenibili, passando per la definizione di un progetto di assistenza sanitaria territoriale condiviso, nonché di un piano di
infrastrutturazione del Paese.