(Teleborsa) - Per rilanciare il
Made in Italy sui mercati esteri, dopo il freno imposto dall’emergenza
Coronavirus, c’è bisogno di azioni unitarie tempestive e strategie commerciali innovative, che puntino sempre di più sui canali digitali.
Così
Cia-Agricoltori Italiani, tra le organizzazioni firmatarie del
“Patto per l’Export” da 1,4 miliardi di euro, siglato oggi alla Farnesina con i ministri, gli enti e le associazioni coinvolte.
“Abbiamo aderito con convinzione al piano lanciato dal ministro Di Maio – ha affermato il
vicepresidente nazionale Cia, Mauro Di Zio, alla cerimonia di firma del Patto – Mai come ora, è necessario tutelare e promuovere il valore del nostro
export a livello internazionale, partendo proprio
dall’agroalimentare, che nell’ultimo anno ha registrato l’ennesimo record sfiorando quota
45 miliardi di euro, a dimostrazione della qualità e della strategicità del cibo Made in Italy all’estero”.
Quanto ai contenuti del Patto, per
Cia è indispensabile operare in modo unitario, in primis per superare la frammentazione del
sistema di promozione internazionale italiano, con il coordinamento delle attività tra livello centrale e livello territoriale (Regioni, Camere di Commercio, enti di promozione), affinché vi sia un’azione coordinata, univoca e integrata a livello internazionale.