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Atlantia invia lettera denuncia all'UE: governo viola norme e non rispetta contratti

Lo riferisce il Financial Times indicando che il Gruppo chiede a Bruxelles una iniziativa "pronta e ferma" sulla questione

Finanza, Trasporti
Atlantia invia lettera denuncia all'UE: governo viola norme e non rispetta contratti
(Teleborsa) - Atlantia avrebbe inviato una lettera alla UE, accusando il governo italiano di violare le norme europee e chiedendo a Bruxelles un intervento nella lunga disputa scaturita dal crollo del Ponte di Genova. Lo riferisce oggi il Financial Times, indicando che la missiva sarebbe indirizzata al vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.

Citando l'ostilità del Movimento 5 Stelle ed il Decreto Milleproroghe approvato lo scorso gennaio, che modifica unilateralmente le regole sull'indennizzo ad ASPI in caso di revoca della concessione autostradale, il quotidiano britannico ricorda che il Governo italiano ha tempo sino al 30 giugno per decidere.

"Nella lettera - si legge sul FT - il presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai, e l'amministratore delegato Carlo Bertazzo hanno denunciato che la nuova legge (Milleproroghe, ndr) consentirebbe al governo di ridurre drasticamente il risarcimento dovuto alla società in caso di recesso anticipato o modifica del meccanismo di fissazione del pedaggio. Senza di essa - ricorda - il governo dovrebbe pagare 23 miliardi di euro di risarcimento per terminare la Concessione prima del 2038".

"I vertici di Atlantia, nella lettera, hanno anche denunciato che il governo l'avrebbe costretta a vendere la sua quota di maggioranza in Autostrade alla holding statale Cassa Depositi e Prestiti ad un prezzo ridotto, creando danni significativi a migliaia di investitori italiani ed esteri".

"La società - si legge ancora - ha chiesto a Bruxelles di assumere una pronta e ferma iniziativa verso le autorità italiane per far fronte alla violazione del diritto dell'UE" ed alla violazione de principi del diritto dell'UE, compreso il rispetto dei contratti e l'economia del libero mercato.


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