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Contratto alimentare, ASSITOL: trattative da riprendere tenendo conto effetto Covid

Agroalimentare, Economia
Contratto alimentare, ASSITOL: trattative da riprendere tenendo conto effetto Covid
(Teleborsa) - L’Associazione Italiana dell’Industria Olearia contesta l’accordo raggiunto da Unionfood, Ancit e Assobirra che non può essere considerato il nuovo CCNL e fa un appello alla ripresa del negoziato, per un contratto che tuteli davvero aziende e lavoratori.

Un accordo che carica di costi le aziende, si legge in una nota diffusa da ASSITOL, soprattutto quelle di medie e piccole dimensioni, che non tutela l’occupazione e che non può nemmeno considerarsi nazionale perché riguarda meno del 30% del fatturato dell’industria alimentare.

“Sosteniamo Federalimentare più che mai in questo momento complesso e invitiamo tutti alla coesione – afferma Marcello Del Ferraro, presidente di ASSITOL – ma continuiamo a non comprendere le ragioni dello strappo da parte delle tre realtà confindustriali. Questo documento sembra studiato per fare altri interessi, dimenticando i temi del lavoro, del rilancio e, cosa assurda, gli effetti del Covid 19 sul nostro sistema economico. Personalmente trovo contraddittorio far parte della stessa organizzazione e poi, nel giro di poche ore, senza che ci fosse stata rottura del negoziato, confezionare un rinnovo contrattuale sfilandosi da Federalimentare. Non ci dovrebbero essere porte girevoli dalle quali entrare o uscire, a seconda della convenienza del momento o della direzione del vento”.

L’industria olearia giudica quindi del tutto inadeguato questo accordo, valido peraltro soltanto per Unionfood, Ancit e Assobirra e per i loro associati. “Se vogliamo valorizzare il lavoro svolto in azienda durante il lockdown – stigmatizza Del Ferraro - dobbiamo innanzitutto tutelare i livelli occupazionali, evitando costi eccessivi e non sostenibili per le aziende, puntando sulla flessibilità”.

Per giunta il comparto alimentare, dopo le riaperture, si trova ad affrontare il rallentamento delle esportazioni, da sempre essenziali per i fatturati delle aziende alimentari, e le difficoltà del settore Horeca, che sta già incidendo negativamente sugli ordinativi. “Le previsioni sul secondo semestre 2020 e sul 2021 sono, non a caso, all’insegna dell’incertezza e della prudenza - ribadisce il presidente di ASSITOL – per queste ragioni, lanciamo un appello alla coesione del comparto agroalimentare e ribadiamo la volontà di continuare la trattativa al fianco di Federalimentare, con l’obiettivo di lavorare ad un accordo sostenibile e realmente rappresentativo delle esigenze di aziende e lavoratori”.
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