(Teleborsa) - Scaduto il termine per la presentazione agli
advisor della Lega Serie A - Lazard e studio Gianni Origoni Grippo Cappelli - delle proposte vincolanti per entrare nella
media company che la Lega Serie A vorrebbe creare per la gestione dei diritti audiovisivi del massimo Campionato, in
Italia e all’estero. Tra le candidature,
due sarebbero in
pole position: come ricostruisce oggi il
Sole24Ore che aveva già anticipato gli scenari nei giorni scorsi, la proposta vincolante della cordata, costituitasi la scorsa settimana formata dai fondi
Cvc, Advent e Fsi. Quest’ultimo consorzio, che ha come advisor
Rothschild, Credit Suisse e Barclays, oltre allo studio
Gattai Minoli Agostinelli, avrebbe presentato un’offerta che valuta circa
15 miliardi di euro la media company, dove confluiranno i diritti del calcio del massimo Campionato italiano per i
prossimi 10 anni.L’altra proposta forte è quella di
Bain Capital che si sarebbe alleato nelle scorse settimane con
Nb Renaissance Partners. Questa cordata avrebbe come advisor
Nomura e Mediobanca.Sul tavolo anche altre proposte, quelle di tipo misto presentate dal gruppo
Fortress, assistito dallo studio
Grande Stevens International. Non c'è però solo la pista dei
private equity. Il Presidente del Napoli
Aurelio De Laurentiis, che ha incassato il favore di club come Udinese e Fiorentina, è pronto a valorizzare in modo autonomo, con una tv della Lega, il business. "In questo modello - si legge sul quotidiano economico - " i club di Serie A farebbero tutto da soli, producendo le partite e facendo da editore di un prodotto da vendere poi a tutte le
piattaforme interessate, comprese compagnie telefoniche e Ott".
Intermediari alla finestra - C'è poi un altro scenario: se l'ingresso in partita dei fondi non dovesse ottenere l'ok dei Presidenti della Serie A, sul tavolo hanno fatto pervenire le proprie manifestazioni di interesse
Mediapro e Wanda.