(Teleborsa) - Le
denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail tra
gennaio e luglio sono state
288.873 (-23,7% rispetto allo stesso periodo del 2019), 716 delle quali con
esito mortale (+19,5%). In
diminuzione le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 25.205 (-34,5%). Lo riferisce l'istituto, sottolineando che i dati di quest'anno sono
"fortemente influenzati" dall'emergenza coronavirus.
Le
denunce di infortunio sono in diminuzione di circa
90mila casi rispetto alle 378.671 dei primi sette mesi del 2019 (-23,7%). Questa diminuzione è influenzata dal sostenuto calo delle denunce registrate tra marzo e luglio, con 86mila casi in meno rispetto al periodo marzo-luglio 2019 (-31,6%), a causa soprattutto dello stop forzato tra marzo e maggio di ogni attività produttiva considerata non essenziale per il contenimento dell'epidemia.
Nei setti mesi le morti su lavoro registrano un aumento di
117 casi rispetto ai 599 registrati nello stesso periodo del 2019 (+19,5%). L'incremento è influenzato dal numero dei decessi avvenuti e protocollati al 31 luglio a causa dell'infezione da Covid-19 in
ambito lavorativo.