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Brexit, Barnier preoccupato: "la parte britannica continua a deludere".

Il capo negoziatore dell'Ue: "vogliamo un accordo ma non ad ogni costo". Immigrazione, Johnson: trattative Brexit occasione per rivedere trattato di Dublino.

Economia
Brexit, Barnier preoccupato: "la parte britannica continua a deludere".
(Teleborsa) - Dalla Gran Bretagna nessun passo in avanti per trovare un accordo sulla Brexit. Michel Bernier, capo negoziatore dell'Unione europea si è detto "preoccupato" e "deluso" dall'atteggiamento di Londra nelle trattative.

"Stiamo semplicemente chiedendo al Regno Unito di tradurre gli impegni presi nella Dichiarazione politica in un testo legale. Niente di più. Tuttavia, su tutte queste questioni, la parte britannica continua a deludere", ha dichiarato Barnier in un intervento a Dublino all'Istituto degli Affari europei e internazionali.

"Dall'inizio di questi negoziati, il Regno Unito ha rifiutato di impegnarsi a dare garanzie credibili per una concorrenza aperta e giusta – ha aggiunto Barnier – Qualsiasi partnership commerciale ed economica tra economie così vicine ed interconnesse come le nostre devono includere meccanismi credibili e forti, per evitare distorsioni commerciali e vantaggi competitivi ingiusti".

Pomo della discordia, oltre a pesca e governance, il level playing field, cioè l'allineamento normativo invocato dall'Ue contro i rischi di concorrenza sleale. "Conosciamo bene gli argomenti del Regno Unito: vuole un taglio netto dall'Ue, piena sovranità, la libertà di fissare le proprie regole e spendere i propri soldi come vuole, senza alcuna costrizione da parte dell'Europa – ha sottolineato Barnier – Per tutte queste ragioni, il Regno Unito insiste che non può impegnarsi sul level playing field a salvaguardie basilari per la nostra relazione futura".

"Il mio obiettivo continua ad essere quello di trovare un accordo", ha assicurato il capo negoziatore Ue per la Brexit che però ha ribadito che "serve una svolta", già a partire dal round negoziale della prossima settimana. Altrimenti, ha puntualizzato Michel Barnier, "ci saranno grosse differenze".

"Il mandato è legato agli interessi europei – ha infatti avvertito Barnier – vogliamo un accordo ma non ad ogni costo, non a detrimento del mercato unico".

In un tweet, intanto, il capo negoziatore dell'Ue nell'annunciare il proseguimento dei trattati nella prossima settimana ha messo in guardia tutti i paesi dell'Unione di tenersi pronti a ogni possibile conclusione: "È in corso un tour virtuale con le capitali dell'Ue, per aiutare gli Stati membri a prepararsi a tutti gli scenari e gli inevitabili cambiamenti che deriveranno dalla Brexit a partire dal primo gennaio 2021 – ha scritto Barnier – L'Ue andrà avanti con queste difficili trattative con pazienza e determinazione".

Nel frattempo, a Londra il Primo Ministro Boris Johnson ha utilizzato le trattative con l'Ue per tornare a parlare di immigrazione. In un quetion time Johnson ha infatti annunciato che intende cogliere l'occasione della Brexit per cambiare gli accordi Ue di Dublino e far valere "il rigore" della legge britannica a protezione dei confini.

Obiettivo principale i trafficanti che "temo vogliano fare di questo Paese un obiettivo e una calamita sfruttando persone vulnerabili", ha dichiarato il Primo Ministro britannico.
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