(Teleborsa) - L'impatto della seconda ondata di Covid-19 in Europa è “profondo” ma “potrebbe essere
meno terribile in termini economici della prima”. Lo ha affermato il commissario europeo all'Economia,
Paolo Gentiloni, in un convegno online del Financial Times. Secondo Gentiloni i Paesi europei sono
meglio preparati sia sul fronte sanitario che su quello economico, in quanto ci sono metto attività chiuse rispetto alla prima fase dell’emergenza, “specialmente nel manifatturiero, che è stato meno colpito dei servizi”.
"Certamente la ripresa è stata interrotta tra settembre e ottobre e certamente avremo una
crescita vicino a zero nel quarto trimestre, in media, dopo un terzo trimestre molto buono nella maggior parte dei Paese” ha spiegato l’ex premier, che però ha anche ammesso che molto dipenderà dalla durata delle restrizioni: "Complessivamente penso che la durata (della seconda ondata) sarà fondamentale. E la durata dipende da varie cose", come le prospettive di un vaccino "ma per ora", ha aggiunto,
conta "come facciamo a tenere sotto controllo la curva dei contagi, non è impossibile, penso".
Gentiloni ha anche commentato i tentativi di mettere d’accordo i Paesi europei su regole di bilancio e investimenti. La
revisione delle regole europee sui conti pubblici e del Patto di stabilità e di crescita è infatti sempre stato uno dei temi su cui è più "impegnativo raccogliere consenso". Tuttavia "tutti concordano sul fatto che non si possono avere gli investimenti ai livelli pre-crisi", ha affermato Gentiloni, che ha sottolineato la necessità di “
trovare dei sistemi per aumentare gli investimenti pubblici", altrimenti non si può essere “seri sulla
transizione verde" e gli obiettivi di
riduzione delle emissioni carbonio.