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Lavoro, Bonomi-Landini tra sfida e dialogo

Economia, Politica
Lavoro, Bonomi-Landini tra sfida e dialogo
(Teleborsa) - Un confronto senza esclusioni di colpi che ha confermato le enormi distanze tra Confindustria e Cgil sui temi caldi dell'agenda economica e politica, a partire dai contratti dove nelle ultime settimane è andato in scena uno scontro piuttosto ruvido.

Ma anche la disponibilità delle parti ad avviare una "consultazione permanente" con il Governo per discutere di ciò che serve all'Italia per rilanciare crescita e sviluppo dopo la crisi prodotta dall'emergenza coronavirus. Un dialogo a tre che per il leader degli industriali Bonomi deve però soddisfare una condizione: Palazzo Chigi dovrà essere arbitro e non indossare la maglietta di una delle due squadre,

Confindustria e sindacati devono rivendicare, insieme, una discussione con il Governo per le scelte che si dovranno fare. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini.

"Una consultazione permanente tra Confindustria e Cgil? - ha aggiunto - sicuramente, ma non solo con noi. Il Sindacato non è solo la Cgil in Italia. Credo ci sia il problema con tutte le organizzazioni sindacali, ma soprattutto penso sia importante, se siamo d'accordo, che insieme rivendichiamo una discussione con il Governo.

Sulla coesione sociale "di preoccupazioni ne ho. Oggi è il momento di dare una protezione ,di non lasciare solo nessuno. Anche facendo debito. E anche evitando strumentalizzazioni, perché i problemi ci sono e non devono essere strumentalizzati, ma non deve essere lasciato solo nessuno", dice il leader della Cgil.

Per il Presidente di Confindustria Bonomi "c'è sicuramente la necessità di mettersi intorno al tavolo al di là delle differenze: confrontiamoci e troviamo le soluzioni per il Paese", sottolineando che "È il momento delle responsabilità. Noi come Confindustria e la Cgil che è la parte più importante del fronte sindacale, abbiamo una grande responsabilità".

Quanto all'azione del Governo "in questa seconda fase dell'emergenza Covid", per il numero uno degli Industriali il "giudizio è fortemente negativo: avevamo il tempo e siamo stati colti del tutto impreparati".
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