(Teleborsa) - Con l’acquisizione di
Astaldi, uno dei principali contractor in Italia, il gruppo
Webuild stima per l’intero 2020
ordini nel portafoglio costruzioni di circa
33 miliardi, equivalenti a oltre 5 anni di produzione,
ricavi tra i 5,7 e i 6 miliardi, che includendo l’avviamento negativo salirebbero tra i 6,2 e i 6,5 miliardi, un
EBITDA pari al 4-5% (con il badwill balza a oltre l'11%), e una
posizione finanziaria netta tra 600 e 800 milioni.
È quanto reso noto dalla stessa multinazionale delle costruzioni e dell'ingegneria nell'
outlook sul 2020 che include l'impatto per tutti i 12 mesi dell'anno dell'acquisizione di Astaldi (quindi pro-forma).
Il
margine di redditività sui ricavi è visto a circa l’8% nel 2021 e superiore all’8,5% nel 2023, "con un’
evoluzione finanziaria attesa in netto recupero già a partire dal 2021". La posizione finanziaria netta è stimata a 0,5 - 0,3 miliardi di euro nel 2021 e 0,3 – 0,04 miliardi di euro nel 2023. Webuild, inoltre, stima
ricavi attesi per 6,5 - 7,2 miliardi di euro nel 2021 e 7,4 – 8,3 miliardi di euro nel 2023.