(Teleborsa) - I
prezzi del petrolio hanno aperto in
rialzo sui mercati europei, a causa dello
slittamento dei colloqui tra l'OPEC ei suoi alleati per decidere se aumentare la produzione dal mese prossimo. Inizialmente previsto per oggi, l'incontro e la relativa decisione, avverrà entro la fine della settimana, per le
posizione ancora lontane di tre dei Paesi più importanti dell'organizzazione: Russia, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Alle 11, il
WTI tratta a 45,37, +0,07% e il
Brent a 47,93, +0,10%.
L'
OPEC+, che include l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, la Russia e altri alleati,
avrebbe dovuto diminuire gli attuali tagli alla produzione di 2 milioni di barili al giorno da gennaio. La seconda ondata della pandemia non ha però permesso alla domanda di aumentare, facendo persistere le condizioni affinchè gli attuali tagli possano ssere estesi ai primi mesi del prossimo anno.
Secondo quanto riporta l'agenzia russa TASS, l'
Arabia Saudita è a favore di un'estensione dell'attuale livello di
tagli alla produzione di petrolio. La
Russia propende invece per un
graduale aumento della produzione a partire da gennaio, mentre gli
Emirati Arabi Uniti, accetterebbero di estendere i tagli alla produzione fino a gennaio e oltre a condizione che tutti gli altri membri dell'OPEC rispettino i loro tagli.
"Il gruppo deve estendere l'accordo per garantire che il mercato continui a ridurre le scorte nel primo trimestre del prossimo anno - ha affermato
ING Economics in una nota - È
improbabile che gli sviluppi dei vaccini cambino in modo significativo
le prospettive della domanda nei prossimi due mesi".