(Teleborsa) - Entra nel vivo la
partita tra
Londra e Bruxelles quando mancano meno di
10 giorni al 31 dicembre,
data che segna la
fine del
periodo di transizione. I
negoziati post-Brexit proseguono anche
oggi a livello tecnico e politico. Lo riferiscono fonti ben informate a
Bruxelles che seguono da vicino il dossier.
Se non ci saranno
progressi nei
prossimi due giorni, le squadre negoziali dovrebbero prendersi una
pausa natalizia, hanno precisato le stesse fonti. Con o senza un
accordo commerciale il
Regno Unito lascerà il mercato unico a mezzanotte del
31 dicembre. L'opzione
No Deal - la più temuta e anche quella da scongiurare a tutti i
costi - resta ancora
saldamente sul piatto ma la trattativa resta incagliata sulla pesca.
Londra, che spinge per una ripartizione
80-20 per cento a suo favore nella sua
zona di competenza, oltre al diritto esclusivo per i pescherecci britannici nell'area tra le
6 e le 12 miglia nautiche dalla propria costa, chiede una percentuale della quota di pesce catturato da imbarcazioni UE nella zona economica esclusiva del Regno Unito del
60% mentre l'UE ha offerto tra il
15 e il 18% salvo poi arrivare, venerdì scorso al
25%, proposta finale, già difficile da accettare per Paesi come Francia e Danimarca - il blocco che aveva inizialmente
suggerito il
18%.