(Teleborsa) - Il
31 gennaio 2021 sarebbero scadute le
disposizioni in materia di lavoro agile che il
ministero della pubblica amministrazione ha approvato lo scorso ottobre per limitare la presenza negli uffici. Con una nota, il ministero spiega però che "l’articolo 19 del decreto
Milleproroghe richiama l’allegato 1, il cui punto numero 32 prevede la
proroga al 31 marzo 2021 della normativa per l’applicazione del lavoro agile con misure semplificate di cui all’articolo 263 comma 1 del cosiddetto decreto Rilancio".
La Funzione pubblica sottolinea che "tale proroga non inficia in alcun modo la disciplina del
Piano organizzativo del lavoro agile". Questi piani sono quelli che le singole amministrazioni avrebbero dovuto approvare per farsi trovare pronte una volta scadute le disposizioni ministeriali.
"Si informa, inoltre, che è
in corso di registrazione il decreto che proroga le modalità organizzative, i criteri e principi in materia di flessibilità del lavoro pubblico e di lavoro agile stabiliti dal decreto ministeriale 19 ottobre 2020, allineandone la validità alla durata dello stato d’emergenza - continua la nota - Resta ferma l’intenzione del
Ministro Dadone, qualora si creassero le condizioni, di riprendere le
interlocuzioni con le organizzazioni sindacali per definire il quadro normativo e regolamentare del lavoro agile dopo il lungo periodo di necessaria deroga emergenziale".