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Dogecoin, un anonimo detentore controlla il 30% della criptovaluta

Finanza
Dogecoin, un anonimo detentore controlla il 30% della criptovaluta
(Teleborsa) - Il dogecoin è una valuta nata per scherzo, il cui valore che dall'inizio dell'anno ha guadagnato oltre il 1100%. La criptovaluta è passata dai 0,0039 euro del primo gennaio ai 0,047 odierni (una settimana fa era arrivata anche a 0,068 euro). In poco tempo è diventata la decima criptovaluta più grande al mondo per capitalizzazione, con oltre 6 miliardi di euro, secondo i dati di CoinMarketCap. A differenza di tante altre crypto valute, la cui capitalizzazione totale è divisa tra innumerevoli piccoli investitori, quasi il 30% del dogecoin sarebbe in mano a un solo individuo o società.

La criptovaluta, il cui logo si rifà graficamente al cane Shiba Inu (un meme di internet), è stata creata per scherzo: Jackson Palmer e Billy Markus, due programmatori informatici, hanno spiegato che lo fecero come commento "satirico" alla proliferazione di criptovalute di ogni tipo e dalla dubbia attendibilità. Il dogecoin è stato creato nel 2013, ma è solo nel 2018 che l'account che ne possiede poco meno di un terzo di tutte quelle in circolazione fa la sua comparsa. La tempistica della creazione del portafoglio digitale, nel giugno 2018, è di poco inferiore al momento in cui la popolare app di trading Robinhood ha iniziato ad offrirla ai propri clienti, nel luglio dello stesso anno, fa notare Bloomberg, che cita i dati del tracker di blockchain Ellipti.

"Quasi certamente appartiene a Robinhood - ha detto Tom Robinson, co-fondatore di Elliptic - "Il periodo della sua creazione e la creazione degli indirizzi da cui ha ricevuto i fondi corrisponde al periodo del supporto di Robinhood a dogecoin." Il proprietario del portafoglio è diventato oggetto di attenzione dopo che il CEO di Tesla, Elon Musk, ha twittato che la "troppa concentrazione" è l'unico vero problema della dogecoin.

Alcuni utenti sui forum di criptovalute avevano scommesso che fosse proprio Musk a essere il maxi-detentore misterioso. Il portafoglio in questione ha ricevuto in più occasioni 28,061971 dogecoin ed il compleanno di Elon Musk è il 28 giugno 1971. Nonostante il suo interesse nei dogecoin, è improbabile che l'indirizzo del maggior detentore appartenga a Musk, ha detto Elias Ahonen, autore di Blockland, al Wall Street Journal, perchè chiunque può inviare dogecoin a un indirizzo pubblico, il che potrebbe spiegare gli importi legati al compleanno di Musk.

Un'alta concentrazione di una criptovaluta detenuta da una persona, o da poche persone, non è comunque motivo di preoccupazione, ha detto Chris Bendiksen, capo della ricerca della società di gestione patrimoniale CoinShares, sempre al quotidiano statunitense. A differenza del bitcoin, che limita il numero di token che possono essere generati a 21 milioni, dogecoin non ha tali limiti.
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