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Recovery Plan, Confesercenti: opportunità irripetibile

Economia
Recovery Plan, Confesercenti: opportunità irripetibile
(Teleborsa) - "Un’opportunità irripetibile". Così Confesercenti ha definito il Recovery Plan oggi in audizione presso le commissioni bilancio e politiche Ue in Senato. L'associazione ha sottolineato le enormi difficoltà affrontate dalle PMI del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria nel corso del 2020: nel settore del “Commercio, Alloggio e ristorazione” sono andati perduti infatti il 16,2% del valore aggiunto e il 18% delle unità di lavoro. "Una flessione quasi doppia rispetto alle media riferita all’intera economia", ha evidenziato.

"Incommensurabili", invece i danni subiti dal settore del turismo: -61,8% di arrivi rispetto al 2019 e -71,2% per i soli viaggiatori stranieri. Citando i dati ENIT (Agenzia nazionale turismo), Confesercenti ha fatto presente che per vedere in Italia lo stesso numero di turisti stranieri del 2019 bisognerà aspettare il 2023. Per questo, "più risorse dovrebbero essere indirizzate verso le strutture ricettive e più in generale verso tutto il sistema, permettendogli di fare un salto qualitativo, di modernizzarsi ed innovarsi, scommettendo su un più efficace ed attrattivo 'appeal turistico' del nostro Paese".

Anche per questo le attese sul PNRR sono alte. "Non basta spendere. Occorre che i progetti che si sceglierà di realizzare accompagnino le trasformazioni che già innervano il sistema economico, sollecitando la modernizzazione del Paese", si legge nella sintesi dell'audizione pubblicata dall'associazione che ha ribadito la massima fiducia nei confronti del nuovo governo Draghi. Confesercenti ha indicato la campagna di vaccinazione come priorità assoluta per l'esecutivo, sottolineando come le aspettative di successo per il 2021 dipendano proprio da questa: "il costo di un ritardo nella campagna di vaccinazione è altissimo e non può essere ulteriormente tollerato".

Quanto alla riforma del fisco, per l'associazione "deve essere l’occasione sia per un riordino strutturale delle discipline fiscali, ma anche per alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese e favorire il rilancio dell’economia". A tal riguardo l'invito è quello di una risoluzione delle criticità legate al sistema di aliquote e scaglioni IRPEF, "che ipertassa 6,3 milioni di italiani con redditi tra 28mila e 55mila euro". Sollecitato anche un intervento sul fronte del web: "è necessario mettere a punto misure strutturali che evitino trattamenti sperequativi tra i diversi soggetti economici e favoriscano il processo di adattamento delle PMI all’economia digitale".

Per Confesercenti c'è da cambiare anche "le condizioni delle infrastrutture materiali e immateriali e l’accesso al credito. Proponiamo l’Istituzione di una centrale rischi commerciale volta a censire l’abilità delle imprese di far puntualmente fronte ai propri debiti commerciali". Infine, sul fronte ristori, la richiesta è che ci sia "un deciso cambio di passo". "Ne va per il futuro di tantissime imprese – ha concluso l'associazione – Valori e periodi di riferimento oggettivi, agire con equità e tempestività. Troppe imprese stanno ancora aspettando".
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