(Teleborsa) - Il
ministero dell'Economia e delle Finanze ha prorogato i termini per il pagamento delle rate della "
Rottamazione Ter" e del "
saldo e stralcio" a data da destinarsi. La comunicazione è arrivata per mezzo di una
nota ufficiale di via XX settembre che informa che il Ministero è già al lavoro sul
provvedimento di proroga che "entrerà in vigore successivamente al 1° marzo 2021 e i pagamenti, anche se non intervenuti entro tale data, saranno considerati tempestivi purché effettuati nei limiti del differimento che sarà disposto".
Quanto alla nuova data di scadenza non sono state fornite indicazioni anche se si ipotizza che venga in qualche modo armonizzata con quella per l'
invio delle cartelle esattoriali per le quali, però, non è stata ancora disposta la proroga, nonostante lo stop all'invio sia scaduto ieri (28 febbraio, ndr). La soluzione già circolata la scorsa settimana è che lo slittamento arriverà all'interno del prossimo decreto economico, il primo del nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi. Sempre in tema di
Fisco, si fa spazio nel frattempo l'ipotesi di una
cancellazione totale degli atti più piccoli – fino a 5mila euro – per alleggerire tanto gli uffici (sono una parte molto consistente del totale di cartelle da inviare), quanto i contribuenti, magari prevedendo dei mini-pagamenti per archiviare le pratiche, includendo nella misura anche quelle del saldo e stralcio.
Alcune di queste soluzioni dovrebbero quindi essere contenuto all'interno del
Decreto Sostegno, che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri già questa settimana. Si farà affidamento su parte del "tesoretto" da 32 miliardi di euro votato dal Parlamento con lo scostamento di Bilancio. Nel provvedimento con ogni probabilità troveranno ampio spazio anche gli
aiuti a
lavoratori e
imprese in difficoltà.
Si punta a superare l'approccio fondato sui
codici Ateco, riservando gli aiuti a chi ha registrato una
perdita di fatturato superiore ad una data soglia. Soglia che con ogni probabilità sarà fissata al 33%, in linea con quanto disposto da Bruxelles nel
Temporary Framework sugli aiuti di Stato. Si punta a ristorare fino al 20-25% dei ricavi perduti. Interessati dal provvedimento saranno soprattutto i settori alberghiero e della ristorazione, oltre a quello della montagna legato allo sci, del turismo in generale e dei trasporti. Anche le categorie oggetto delle nuove chiusure – ad esempio parrucchieri nelle nuove zone rosse – dovrebbero trovare sostegno nel nuovo decreto. Quanto ai lavoratori si lavora
nuove settimane di
Cig, forse già in modalità semplificata per quel che riguarda la procedura di accesso come discusso dal ministro del Lavoro
Andrea Orlando con le parti sociali.