(Teleborsa) - La
commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del
Parlamento europeo ha approvato con 41 voti favorevoli, 2 contrari e 24 astensioni il
progetto di risoluzione che traccia un bilancio del Regolamento generale sulla protezione dei dati (
Gdpr) a tre anni dalla sua operatività negli Stati membri. Gli eurodeputati nel testo hanno chiesto più risorse umane, tecniche e finanziarie ai
garanti della privacy.
Il progetto di risoluzione, infatti, oltre a esortare la Commissione Ue e gli Stati membri a fare pressione a livello internazionale per creare
standard nella protezione dei dati sul modello europeo, esprime preoccupazione per le
risorse a disposizione delle autorità di controllo, chiamate a trattare un numero sempre maggiore di casi complessi e ad alta intensità di risorse e a facilitare la cooperazione tra le autorità nazionali per la protezione dei dati (
DPA).
Il successo di tale meccanismo, hanno osservato gli eurodeputati, dipende dal
tempo e dagli
sforzi che le Dpa possono dedicare alla gestione dei singoli casi, e la mancanza di
volontà politica e di risorse ha conseguenze immediate per il corretto funzionamento del meccanismo. Nel testo si sottolinea inoltre un'
applicazione non uniforme del regolamento da parte delle autorità nazionali per la protezione dei dati e l'
abuso della normativa da parte delle autorità pubbliche di alcuni Stati membri per limitare l'attività di
giornalisti e ONG.
(Foto: © European Union 2019 - Source : EP)