(Teleborsa) -
Congelando il guscio di terreno intorno alla sagoma delle gallerie si può scavare in sicurezza anche in presenza di importanti corsi d'acqua. È con questa consapevolezza che
Webuild ha avviato la fase di congelamento con
azoto liquido della seconda delle quattro gallerie (la prima galleria è stata ultimata a dicembre 2020) del
sotto-attraversamento del fiume Isarco, l’opera più importante del lotto più a sud del
Tunnel di Base del Brennero.
Utilizzando questa tecnica, è possibile
lavorare in sicurezza ed in modo sostenibile, evitando lo spostamento del fiume dal suo corso naturale. Webuild, leader della joint-venture con Strabag AG, Strabag S.p.A., Collini Lavori S.p.A. e Consorzio Integra, sta impiegando questa particolare tecnologia per la realizzazione delle quattro gallerie (i due binari principali della nuova linea AC/AV e i due binari di interconnessione con la linea ferroviaria storica) al di sotto del fiume Isarco.
Il congelamento del guscio di terreno intorno alla sagoma delle gallerie, che rende i terreni oggetto di scavo bianchi, permette lo scavo pur in presenza di importanti battenti d’acqua. Durante la fase di congelamento della prima galleria sono stati infatti
immessi complessivamente nelle lance congelatrici più di 3,4 milioni di litri di azoto, forniti in cantiere con autotreni provenienti dagli impianti di produzione situati nel nord Italia e in Austria ad un ritmo costante di un viaggio all’ora per ben sette giorni. Completata La fase di congelamento, saranno avviati i lavori di scavo e quindi di rivestimento definitivo della galleria.